Pacem in terris

Favelas e ammalati, la Gmg di Francesco

<VADO TRA I POVERI DELLE FAVELAS>. IL BRASILE ABBRACCIA FRANCESCO

Domani inizia la Giornata mondiale della gioventù. Attesi in due milioni

Articolo pubblicato sul Qn  (Il Giorno-Il Resto del Carlino-La Nazione), edizione del 21 luglio 2013

Giovanni Panettiere
CITTÀ DEL VATICANO

NELLE case degli ultimi Francesco si è sempre trovato a suo agio. Da arcivescovo di Buenos Aires amava recarsi in incognito a Caminito e nelle altre villas miserias, le baraccopoli della capitale argentina, per toccare con mano le ferite dei crocifissi della terra. Diventato vescovo di Roma, Bergoglio non ha perso la virtù: dopo Lampedusa, giovedì entrerà nella favela di Varginha, a Rio de Janeiro. Non ci sarà nessuna papamobile blindata a proteggerlo. Solo la jeep bianca che usa abitualmente per le udienze generali del mercoledì in piazza San Pietro.
Sarà quella una delle tappe più significative della presenza del Santo padre alla XXVIII Giornata mondiale della gioventù, in agenda da domani a domenica nella metropoli brasiliana. Francesco arriverà a Rio con un semplice volo Alitalia nel pomeriggio del primo giorno. In 2mila sono pronti a contestarlo. Due milioni di ragazzi, invece, provenienti da 180 Paesi, non vedono l’ora di stringersi attorno al papa «preso quasi dalla fine del mondo». Per loro ieri, a sorpresa, Bergoglio si è recato a pregare nella basilica di Santa Maria Maggiore per la gioia dei fedeli colti alla sprovvista. Con i giovani della Gmg venerdì animerà la Via crucis sul lungomare di Copacabana, sabato terrà la veglia di preghiera e domenica celebrerà la messa nel Campus Fidei a Guaratiba.

MA PRIMA Francesco, che non si stanca di esortare i cristiani «ad uscire dalle chiese» per andare incontro agli uomini «nelle periferie dell’esistenza», ancora una volta darà lui il buon esempio, incontrando i meno fortunati. Quelli della favela e quelli dell’Ospedale São Francisco de Assis na Providência, dove mercoledì inaugurerà un reparto per il recupero dei tossicodipendenti. Il pontefice ha voluto fortemente questi due appuntamenti che suonano come delle vere e proprie testimonianze da donare ai ragazzi della Gmg. Originariamente gli incontri non erano previsti nel programma del viaggio, così come il pellegrinaggio al santuario mariano di Aparecida. Qui il papa si recherà sempre mercoledì, qui, nel 2007, da cardinale, tenne l’omelia chiave della V Conferenza generale dell’episcopato latino-americano. «Lo Spirito proietti la Chiesa verso le periferie, non solo le periferie geografiche del mondo», disse. In quelle parole c’era già tutto Papa Francesco. Non a caso, cardinali come i brasiliani Claudio Hummes e Damasceno Assis quel giorno trovarono il loro candidato per il dopo Ratzinger. Che, proprio come Bergoglio, con la Gmg — a Colonia in quel caso — iniziò nel 2005 la serie dei suoi viaggi internazionali. Almeno su questo punto la continuità tra i due pontefici non si discute.

Giovanni Panettiere

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