Pacem in terris

Non solo Rio, il Papa pensa a Roma con la riforma della Curia

INCONTRO SEGRETO A RIO PER RIFORMARE LA CURIA ROMANA

FACCIA A FACCIA CON IL CARDINALE MARADIAGA. TAGLIO DEI DICASTERI E IOR BANCA-ETICA

Articolo pubblicato sul Qn (Il Giorno-Il Resto del Carlino-La Nazione), edizione del 27 luglio 2013

CITTÀ DEL VATICANO

ANCHE lontano dal Vaticano, in mezzo al ‘casino’ dei ragazzi della Gmg, Francesco non dimentica la riforma della Curia romana. A Rio il Papa, che dall’inizio del pontificato ha commissariato per studiare il da farsi lo Ior e i dicasteri finanziari, dall’Apsa alla Prefettura degli affari economici della Santa sede, si è incontrato lontano dalle telecamere con il cardinale honduregno Oscar Rodriguez Maradiaga. Non un prelato qualsiasi, ma il porporato che guida il gruppo di otto principi della Chiesa, costituito da Bergoglio, a un mese dalla sua elezione, per consigliarlo nel governo ecclesiale e nella riforma della Curia. Il faccia a faccia è andato in scena martedì nella residenza di Sumarè, nel giorno in cui l’agenda del vescovo di Roma era spoglia di appuntamenti ufficiali. Sul tavolo le proposte provenienti dai vari episcopati nazionali per snellire e rendere più trasparente la Santa sede e rafforzare la collegialità episcopale. A rivelare i contorni dell’incontro è stato lo stesso Maradiaga in un’intervista al quotidiano spagnolo La Razón.

IL CARDINALE  ha anticipato il più che probabile ridimensionamento della Segreteria di Stato e la necessità di evitare le duplicazioni dei ministeri, vedesi il Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione e la Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli. Pur se lo Ior non è formalmente un ufficio curiale, la commissione guidata dall’honduregno dovrebbe mettere mano anche alla banca vaticana. «Sarebbe una buona idea trasformarla in una banca etica — ha detto Maradiaga —. Ogni Stato ha diritto di avere una banca etica, perché il Vaticano no?». Il gruppo dei saggi si incontrerà con il Papa ad ottobre e a breve potrebbe vedere la luce un instrumentum laboris. Sempre il cardinale, stavolta ai microfoni Rai, ha ammesso l’esistenza di malcontenti in Curia: «Alcuni prendevano delle decisioni che Papa Francesco, invece, vuole prendere nelle sue mani... Qualcuno non è molto contento».

Giovanni Panettiere

 

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