Pacem in terris

Concistoro, poca Curia e molti pastori. Ecco i diciannove nuovi cardinali

ECCO I DICIANNOVE NUOVI PORPORATI. POCA CURIA, MOLTI PASTORI

Articolo pubblicato su Qn (il Giorno, il Resto del Carlino, la Nazione), edizione del 21 febbraio 2014

ROMA
POCA Europa, molto resto del mondo, più vescovi residenziali che curiali. E ancora, la rivincita della diplomazia vaticana e dei pastori sui teologi di lungo corso. Sono le chiavi di lettura per interpretare le scelte di Papa Francesco per il Concistoro ordinario di domani nel quale saranno creati 16 nuovi cardinali elettori e tre over 80. Fra quest’ultimi anche l’arcivescovo Loris Capovilla, 98 anni, storico segretario di Giovanni XXIII che, come accadde al futuro Papa buono nel 1953, è stato dispensato — per ragioni di salute — dal venire a Roma: riceverà la berretta rossa a domicilio a Sotto il Monte. Dei 16 elettori (il conclave da domani sarà composto da 121 cardinali, uno in più del tetto fissato da Paolo VI) sei sono europei (quattro gli italiani), sei americani, due africani e altrettanti asiatici, per un totale di 12 nazioni rappresentate.

QUATTRO gli arcivescovi della Curia romana: il segretario di Stato Pietro Parolin, disponibile a discutere dell’obbligo di celibato per i preti, il segretario generale del Sinodo Lorenzo Baldisseri, regista del questionario sulla famiglia, il prefetto dell’ex Sant’Uffizio, Gerhard Ludwig Mueller, contrario alla comunione ai divorziati risposati, e il ministro del Clero, Beniamino Stella. L’ultimo italiano è l’arcivescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, preferito ai vescovi di Venezia e Torino.

Giovanni Panettiere

Twitter: panettiereg

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