Pacem in terris

Il Papa ai mafiosi: ve lo chiedo in ginocchio, convertitevi o andrete all’inferno

Papa Francesco e don Luigi Ciotti entrano mano nella mano nella chiesa di San Gregorio VII

IL PAPA AI MAFIOSI: <CONVERTITEVI O E' L'INFERNO>

Articolo pubblicato su Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 22 marzo 2014

ROMA

È ENTRATO nella chiesa di San Gregorio VII mano nella mano con don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, lo ha abbracciato sull’altare, ha ascoltato con il capo chino il rosario di nomi delle 842 vittime della mafia, poi, per la benedizione finale, non ha esitato a indossare la stola di don Peppe Diana, il prete ucciso esattamente vent’anni fa dalla Camorra. Fra emozione e commozione sono questi i gesti chiave, ascritti alla storia, compiuti da Papa Francesco in occasione della prima veglia di preghiera di un pontefice con i parenti delle vittime delle mafie, da Cosa nostra alla Camorra. Novecento persone in rappresentanza delle oltre 15mila che hanno perso un loro caro per mano dei boss.

È GUARDANDO loro negli occhi che Bergoglio ha lanciato il suo appello diretto ai ‘fantasmi’ che ieri aleggiavano nella navata centrale di San Gregorio VII. «Devo dire una parola ai grandi protagonisti assenti oggi, gli uomini e le donne mafiose: per favore cambiate vita, convertitevi, fermatevi dal fare del male — ha scandito il Papa nel suo intervento —. Noi preghiamo per voi, convertitevi. Ve lo chiedo in ginocchio, convertitevi, ve lo chiedo per il vostro bene. Questa vita che fate adesso non vi darà gioia». Le tenebre sono dietro l’angolo: «Convertitevi — ha concluso — per non finire all’inferno, è quello che vi aspetta se continuate su questa strada. Avete un papà e una mamma, pensate a loro».

PAROLE più dirette, più intime rispetto al monito alla conversione per i mafiosi, pronunciato sempre da Bergoglio in un Angelus del maggio scorso. Potenti, anche se più sommesse, come l’anatema ai boss di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi (1993): «Convertitevi, una volta verrà il giudizio di Dio».«Pensavamo di incontrare un padre, abbiamo trovato un fratello, fratello Francesco», è stato il commento di don Ciotti che nel suo discorso ha ricordato i martiri cristiani uccisi dalla mafia (don Diana e il beato Pino Puglisi). Ma non ha taciuto nemmeno i silenzi della Chiesa nella lotta alla criminalità organizzata.

Giovanni Panettiere

Twitter: panettiereg

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