Pacem in terris

Francesco vede la reggia di Bertone: ‘Ma si costruisce un convento?’ In Curia nessuno lo ha informato del super attico

Papa Francesco tiene d'occhio il cardinale Bertone

FRANCESCO VEDE LA REGGIA DI BERTONE: <MA SI COSTRUISCE UN CONVENTO>

Articolo pubblicato sul Qn (il Resto del Carlino, la Nazione, il Giorno), edizione del 26 aprile 2014

 

Giovanni Panettiere
CITTÀ DEL VATICANO

NESSUNO in Curia romana gli aveva detto nulla. Francesco se ne è accorto con i suoi occhi, passando direttamente sotto le impalcature dell’attico. Quello da 700 metri quadri che si è costruito in Vaticano l’ex segretario di Stato, Tarcisio Bertone, nel Palazzo San Carlo, proprio accanto a Santa Marta dove il Papa ‘si accontenta’ di vivere in un bilocale da 70 metri quadrati. Davanti al corpo del reato Bergoglio ha perso le staffe, tanto da esclamare: «Ma si sta costruendo un convento?». I fatti risalirebbero a tre mesi fa, ma la notizia è esplosa solo ieri. Guarda caso il giorno dopo la pubblicazione del tweet, firmato dal Papa, sull’urgenza di uno stile di vita sobrio per chi abita i Sacri palazzi, come a dimostrare che l’irritazione dell’argentino non si è attenuata. Anzi, il gesuita si attende un passo indietro da Bertone.

SILURATO anzitempo dalla Segretaria di Stato, dove avrebbe voluto festeggiare gli ottant’anni, estromesso dalla commissione di vigilanza dello Ior, nonostante fosse riuscito a riconfermarsi poco prima dell’arrivo di Francesco, il salesiano sognava un buen ritiro a cinque stelle. Non aveva calcolato «la Chiesa povera per i poveri» di un Papa che non si stanca di puntare il dito contro il lusso di vescovi e cardinali. Limburg, Atlanta, la Segreteria del Sinodo, l’elenco è lungo. Come la schiera dei prelati che dentro le mura leonine, sottotraccia, si oppone al nuovo corso.

IL SILENZIO sulla reggia di Bertone non è l’unica prova del malessere crescente: la vicenda della nuova edizione dell’Annuario pontificio è lì a dimostrarlo. La pubblicazione del volume, che raccoglie i dati salienti delle diocesi di tutto il mondo, è avvenuta con una sostanziale differenza rispetto agli anni passati: il volume non sarebbe stato presentato prima, come da consuetudine, al Papa. Già l’anno scorso Francesco rimase un po’ infastidito dalla formula inedita scelta per il frontespizio della diocesi di Roma dove comparivano due Papi e dove Francesco veniva indicato come ‘Vescovo di Roma, Sommo pontefice della Chiesa universale, Primate d’Italia, arcivescovo metropolita della Provincia romana», mentre Benedetto XVI era citato come ‘Sommo pontefice emerito’ e non quale vescovo emerito di Roma.

PER la nuova edizione gli estensori non hanno rivisto i titoli di Ratzinger e Bergoglio. Non solo, hanno scelto di far passare il tutto sotto silenzio. Da qui il secondo capitolo dell’ira Francesco. Il fedelissimo del Papa, l’honduregno Oscar Maradiaga, qualche giorno fa l’aveva detto: «C’è una sorda opposizione a Bergoglio nella vecchia Curia». Non esagerava: i due sgambetti, messi a segno dalla fronda romana, non saranno gli ultimi. E i privilegi continueranno a essere difesi a denti stretti.

Twitter: panettiereg

  https://www.facebook.com/paceminterris.it?fref=ts

 

comments powered by Disqus