Pacem in terris

Parroco choc: ‘Convivere è peggio che uccidere’

Don Tarcisio Vicario, parroco di Cameri (Novara)

PARROCO CHOC: <CONVIVERE E' PEGGIO CHE UCCIDERE>

Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, il Resto del Carlino, la Nazione), edizione del 24 giugno 2014

NOVARA

CHE la dottrina cattolica non abbia in simpatia le convivenze è noto. Che queste siano viste come un pericolo per il matrimonio anche. Ma che addirittura fosse preferibile un omicidio alle unioni civili nessuno aveva ancora osato dirlo. «Convivere? Peggio che uccidere», parola di don Tarcisio Vicario, parroco di Cameri, nel Novarese. Il prete lo ha scritto nel bollettino parrocchiale distribuito al termine della messa domenicale.

PER don Vicario l’omicidio è un «peccato occasionale», che può essere cancellato con «un pentimento sincero»; diverso, invece, il caso di chi «si pone al di fuori del sacramento, contraendo il matrimonio civile» perché, secondo il parroco, «vive in una infedeltà continuativa». Parole di fuoco, tanto che a Cameri si è sollevata una bufera su don Tarcisio. Anche perché quello che poteva sembrare uno scivolone delle parole («omicidio» era scritto tra parentesi), è stato smentito da quest’altra considerazione, rivolta ai conviventi more uxorio: «Non puoi insegnare al figlioccio la corretta via cristiana se tu, per primo, ti sei smarrito vivendo pubblicamente in peccato grave. Il tuo, caro fedele, non è un peccato occasionale (per esempio un omicidio)», perché «perdura nel tempo». Dunque, da questo punto di vista convivere è più grave che uccidere.

IL VESCOVO di Novara, Franco Brambilla, ieri è intervenuto per «chiedere scusa» ai fedeli. Quello di don Vicario è stato un «paragone inappropriato», «un’inaccettabile equiparazione. Chiedo sinceramente scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi». Brambilla, che, alcuni giorni fa ha inaugurato un sinodo diocesano per una «Chiesa in uscita», ha anche ricordato che il tema delle separazioni e delle convivenze sarà al centro del Sinodo dei vescovi voluto dal Papa. «La Chiesa — ha detto — deve essere sempre più attenta a tutte le situazioni umane alle quali deve essere annunciato il Vangelo».

Giovanni Panettiere

Twitter: panettiereg

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