Pacem in terris

Profughi, i vescovi sparano su Salvini: ‘Un piazzista da quattro soldi’

PROFUGHI, LA CEI SPARA SU SALVINI:  UN PIAZZISTA DA 4 SOLDI

Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 11 agosto 2015

Giovanni Panettiere

«PIAZZISTI da quattro soldi che, pur di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse». Non fa nomi il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, ma la sua sortita a difesa dei migranti ha un bersaglio ben preciso: la coppia Grillo-Salvini che, almeno sul fronte immigrazione, non conosce crisi, invocando entrambi, chi prima chi dopo – ieri il leader del Carroccio ha accusato il comico di andargli a ruota –, un giro di vite sull’accoglienza. Meno permessi di soggiorno e più respingimenti. «Come italiani dovremmo imparare un poco di più a distinguere ‘il percepire’ dal reale – incalza il numero due della Cei ai microfoni di Radio Vaticana –. Sentiamo dire e parlare di insopportabilità del numero dei richiedenti asilo, un atteggiamento che in questi giorni viene alimentato da questi quattro piazzisti».

NON È la prima volta che il sanguigno Galantino fa clamore sul tema dei migranti. A giugno, intervistato da Tv2000, evocando la stagione del colonialismo, aveva spiegato che «accogliere gli immigrati è un risarcimento. Non facciamo un piacere ma risarciamo danni e furti che abbiamo commesso per anni». Sta di fatto che il suo ultimo intervento ha mandato su tutte le furie il segretario della Lega, da tempo ai ferri corti con papa Francesco, in prima linea nel sostegno ai profughi. Così, nelle stesse ore in cui Guardia costiera e Marina militare, in sette distinte operazioni, portavano in salvo sulle nostre coste 1.552 migranti, Salvini non ‘faceva prigionieri’: «Chi difende questa invasione clandestina, che sta rovinando l’Italia, o non capisce o ci guadagna. Non si tratta di essere cattolici o no, si tratta di buonsenso. Sono felice del sostegno che arriva, a me e alla Lega, da tante donne e uomini di Chiesa senza le fette di salame sugli occhi e le tasche piene. Basta, Galantino fa politica».

SCONTRO rientrato? Non proprio. Raggiunto al telefono, Galantino al Qn rilancia: «Non voglio replicare a Salvini. Dico solo che qualsiasi cattolico sa quanta contraddizione vi sia in chi, da una parte, difende la presenza dei crocifissi nelle scuole e, dall’altra, invoca la cacciata degli immigrati. Noi preti e vescovi affrontiamo questo tema con l’esperienza di chi accoglie concretamente nelle sue parrocchie e nelle sue diocesi i profughi». I numeri parlano di 115 centri di accoglienza e 27 case famiglia messe a disposizione dall’episcopato. «Non per questo – frena il segretario della Cei – siamo per ‘l’abbracciamoci tutti’, ‘accogliamoli tutti’. Sappiamo che il problema è complesso. Conosciamo i nostri limiti, i miei per primi». Proprio qualche settimana fa, alcuni genitori di una scuola diocesana di Crema si sono opposti e hanno impedito la sistemazione di cinque migranti in un convento dismesso adiacente all’istituto, come deciso invece dal vescovo Oscar Cantoni. «L’accoglienza è faticosa, dobbiamo lavorare ancora molto sull’educazione», non si nasconde Galantino.

Twitter: panettiereg25

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