Pacem in terris

Punire tutti i preti pedofili: la sfida più difficile di Francesco

«PROMETTO che tutti i responsabili degli abusi sessuali sui minori saranno puniti». Anche stavolta papa Francesco ci mette la faccia, assumendosi in prima persona un impegno pesantissimo è molto atteso dalle vittime dei preti pedofili, e non solo da loro. Lo fa a Filadelfia, davanti ai vescovi degli Stati Uniti, il paese maggiormente travolto dallo scandalo degli abusi. Due dati su tutto: diocesi come Portland, Spokane e Tuckson in bancarotta e 2,5 miliardi di dollari, dal 1950 a oggi, sborsati da ordini religiosi e Chiese locali per risarcire le vittime.

IL CORAGGIO a Bergoglio certamente non manca, eppure quest’ultima sfida rischia di andare persa in partenza. Non perché, come lo accusano i suoi detrattori, lui sia solo un abile affabulatore, un populista cresciuto nel mito di Peron. La retorica, che dai tempi di Pericle non per forza condanna all’inferno, non difetta al Pontefice, ma stavolta più semplicemente non c'entra. Se la lotta alla pedofilia nella Chiesa resta in salita, la colpa semmai è da ricercarsi in quel sistema, profondamente radicato nelle sagrestie - che fatica far introdurre agli episcopati l'obbligo di denuncia! -, di coperture e silenzi che, regnante Wojtyla, è stato quantomeno negato. «Prima il buon nome della Chiesa, poi le vittime». E di conseguenza le querele, le rimozioni e le condanne. Scalfire questo meccanismo è una battaglia complicatissima.

FRANCESCO ha dalla sua i fatti: l’istituzione di una commissione per la tutela dei minori, il clamoroso arresto e la conseguente riduzione allo stato laicale del nunzio Wesolowski, l’introduzione del nuovo reato canonico di abuso d’ufficio episcopale per punire i vescovi omertosi. Per non parlare della lunga serie di presuli, per lo più americani, rimossi dalle loro cattedre, perché chiusero un occhio, meglio dire due, davanti agli orrori di alcuni loro sacerdoti. I vescovi di Kansas City-Saint Joseph e Minneapolis sono solo gli ultimi in ordine di tempo.

BASTANO questi segnali per far piazza pulita dei preti pedofili e dei loro protettori? Meglio restare con i piedi per terra. Anche solo per rispetto di un Papa che in tanti, troppi, in materia di abusi continuano a ricondurre nel solco comunque prezioso di Benedetto XVI. Quasi un modo di depotenziarlo, visto che, a conti fatti, Francesco sta facendo di più... Del cardinale Ratzinger, sicuramente.

Giovanni Panettiere

Twitter: panettiereg25

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