Pacem in terris

Galassia arcobaleno, gay tre preti su dieci

GALASSIA ARCOBALENO, GAY TRE PRETI SU DIECI

Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 4 ottobre 2015

«PIÙ che in chiesa mi eccito in sacrestia...». E ancora, tanto per non lasciare puntini di sospensione: «Sei attivo o passivo?». Questo e altro di ben più piccante si può leggere su Venerabilis, la chat multilingue (italiano, inglese, francese e spagnolo) che dal 2006 mette in rete centinaia di preti. Anonimi e... rigorosamente omosessuali. Nella realtà virtuale chattano e alle volte – sarebbe sbagliato definire il sito unicamente a sfondo sessuale – si danno appuntamenti bollenti nella vita di tutti giorni.

ORGE e incontri a due come quelli scoperti nella diocesi di Albenga che hanno portato al commissariamento, deciso da papa Francesco, del vescovo tradizionalista, Mario Oliveri. Nel 2007 a finire nel fango era stato addirittura un monsignor vaticano, Tommaso Stenico, capo ufficio della Congregazione per il Clero, pizzicato dalla telecamera nascosta di un programma tv. Lui ancora oggi continua a professarsi innocente, nonostante la rimozione voluta a suo tempo da Benedetto XVI. D’altronde molto del dossier di Vatileaks ruotava attorno alla cosiddetta lobby gay.

MA, sesso a parte, quanti sono i preti omosessuali nella Chiesa? Tre su dieci, stando alla statistica fornita da New Ways Ministry, l’associazione statunitense in prima linea per i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali cattolici. A fondarla, nel lontano 1977, sono stati fra Robert Nugent e la combattiva suor Jeannine Gramick, ispirati dal teologo gesuita omosessuale John McNeil, scomparso giorni fa. Dopo decenni di scontri e polemiche con i vertici ecclesiali New Ways Ministry, che al suo interno raccoglie anche preti e religiosi gay, a febbraio è stata invitata dal Vaticano all’udienza generale del Papa. Con loro in San Pietro anche un’altra realtà Lgbt cattolica, ‘benedetta’ dall’arcivescovo di Westminster, il cardinale Vincent Nichols.

IN ITALIA esistono una trentina di gruppi omosessuali credenti, alcuni più ‘visibili’, come Nuova Proposta a Roma, altri più ‘catacombali’. Qualche volta accade che siano realtà seguite da un prete direttamente incaricato dal vescovo della diocesi. Succede così a Parma o a Cremona. «Negli anni ’90 – ricorda Gianni Geraci, ex coordinatore delle realtà gay cattoliche – venne creata un’associazione di sacerdoti omosessuali. Si chiamava Internos e organizzava ritiri spirituali con fino a 100 partecipanti». Preti che non per forza violavano l’obbligo di celibato. O si ritrovavano in saune per uomini in clergyman.

Giovanni Panettiere

Twitter: panettiereg25

Il blog Pacem in terris è anche su Facebook:

https://www.facebook.com/paceminterrisblog?ref=ts&fref=ts

 

comments powered by Disqus