Pacem in terris

‘Ora le donne diacono’. Vescovo canadese agita il Sinodo sulla famiglia

<ORA LE DONNE DIACONO>. VESCOVO SCUOTE IL SINODO

Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 9 ottobre 2015

Giovanni Panettiere
CITTÀ DEL VATICANO

LA PROPOSTA di ordinare donne diacono nella Chiesa irrompe al Sinodo sulla famiglia. A sorpresa, in un dibattito fortemente condizionato dalla questione dei divorziati risposati, e per bocca dell’ex presidente dei vescovi canadesi, Paul-André Durocher. Nel corso di una delle congregazioni generali, le sessioni a cui partecipano tutti insieme i 270 membri del Sinodo, il monsignore ha preso la parola per invitare la Chiesa «a valutare seriamente la possibilità di ordinare al diaconato permanente le donne, perché questo, come dice la tradizione ecclesiale, non è orientato al sacerdozio ma al ministero». Durocher nel suo intervento, incentrato fortemente sulla questione femminile, ha anche chiesto di «nominare delle donne ai vertici della Curia romana», di permettere a laici ben formati di tenere le omelie e, in contrasto al dramma dei femminicidi, di affermare «chiaramente che un’interpretazione corretta delle Scritture non permette mai di giustificare il dominio dell’uomo sulla donna».

NELLA STRUTTURA gerarchica della Chiesa i diaconi possono battezzare, celebrare funerali e assistere ai matrimoni. Al terzo gradino dell’ordine sacro (gli altri due sono il presbiterato e l’episcopato) possono accedere solo gli uomini, anche sposati nel caso si tratti del diaconato permanente, la fattispecie citata dall’arcivescovo canadese. Le lettere paoline, tuttavia, dimostrerebbero come in origine nella Chiesa fossero presenti anche delle diaconesse, per esempio Febe. L'anno scorso a perorare la causa del diaconato femminile – anche Francesco ha chiuso le porte al sacerdozio in rosa – era stato il cardinale Walter Kasper, portabandiera dei liberal alla Durocher che, qualche giorno fa, era apparso in conferanza stampa visibilmente contrariato dalla relazione introduttiva del Sinodo del cardinale Peter Erdö, ostile alla comunione per i divorziati risposati. Apparentemente il diaconato femminile esula dall’argomento al centro del Sinodo, la famiglia. In verità il documento di lavoro dell’assemblea auspica una «maggiore valorizzazione della responsabilità della donna nella Chiesa». Nel briefing ufficiale di ieri il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona, ha riconosciuto che la questione «è all’attenzione» del Sinodo. Prima di aggiungere: «Il tema della nobiltà della donna è ben presente, ben accolta e desiderata».

Giovanni Panettiere

Twitter: panettiereg25

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