Pacem in terris

Dopo Sinodo infuocato, conservatori all’attacco: niente ostia ai divorziati risposati

IRA DEI CONSERVATORI : NIENTE OSTIA AI DIVORZIATI RISPOSATI

Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 28 ottobre 2015

CITTÀ DEL VATICANO

SUL SINODO sulla famiglia è calato il sipario, non sulla spinosa questione dell’ostia ai divorziati risposati. Se l’assemblea dei vescovi, per un voto, ha dato il via libera al discernimento caso per caso, i prelati conservatori non mollano la presa: testo alla mano, nella relazione conclusiva non si parla della comunione agli irregolari. Il cardinale australiano George Pell, autore della famosa lettera dei 13 contro la svolta liberal al Sinodo, ha sottolineato che il tema della comunione ai divorziati risposati è stato posto solo dal «Sinodo parallelo, quello dei media: nel documento finale non c’è». Ergo, non ci sarà apertura da parte della Chiesa.

TIRA il freno anche il vescovo di Ferrara, Luigi Negri, che ha scritto al clero dell’arcidiocesi: «Niente comunione ai divorziati risposati, il Sinodo è organo consultivo. Serve una decisione del Papa». Almeno formalmente, mentre il segretario speciale del Sinodo, Bruno Forte, difende l’interpretazione ‘meno letterale’ della relazione, si aspetta l’ultima parola di Francesco.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

Giovanni Panettiere

Twitter: panettiereg25

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