‘Dodici lune’ di Adriana Zarri: dialogo con Dio nel diario ritrovato
DIALOGO CON DIO NEL DIARIO RITROVATO
Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 6 febbraio 2016
UN DIARIO ritrovato in uno scompartimento di un treno. Pagine che raccontano l’avventura spirituale di uno scrittore stravolto dalla perdita della moglie e del figlio mai nato. Il suo ritiro in montagna scandito dal susseguirsi delle stagioni e delle fasi lunari. Unico compagno un gattino perennemente infreddolito. In Dodici lune (Castelvecchi) la teologa Adriana Zarri, scomparsa cinque anni fa, dà voce alla sua eterodossia attraverso gli appunti del protagonista del romanzo, Benedetto De Risi, un novello Giona. La morte di un bimbo nel grembo materno fa scricchiolare l’onnipotenza di Dio. Anche la sussistenza dell’inferno non convince lo scrittore-teologo «né come uomo, che potrebbe subirlo, né come credente che ha il supremo bisogno di stimarti – si legge in uno dei dialoghi più intensi di De Risi col Padre –. Come tu non accetti noi sconfitti, io non accetto te disonorato».
CERTA resta la resurrezione, più che un sarà un già in quel viaggio di ritorno in città del protagonista. Sotto traccia uno strano presentimento di morte... Il resto è un corpo inerme accartocciato sul sedile, vicino il diario abbandonato in carrozza, con quelle ultime parole scritte: «L’alba, con Maria Maddalena... E le lune, le lune: tutte:...!».
Giovanni Panettiere
Twitter: @panettiereg25
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