Lahore, la scena della strage

IL MASSACRO DI CRISTIANI IN PAKISTAN. FRANCESCO: CRIMINALI VIGLIACCHI

Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 29 marzo 2016

Giovanni Panettiere
CITTA’ DEL VATICANO

«NEL PAKISTAN centrale la santa Pasqua è stata insanguinata da un esecrabile attentato che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana». Un crimine «vile e insensato» che ha spinto il Papa a chiedere alle autorità civili di «ridare sicurezza e serenità alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili». Voce sommessa, l’emozione negli occhi, dopo aver ricordato a Pasqua nel messaggio Urbi et orbi l’orrore di Bruxelles, ieri al Regina Coeli Francesco si è soffermato sulla carneficina al parco giochi di Lahore dove una bomba umana ha causato 72 vittime e 233 feriti fra le donne e i bambini che stavano festeggiando la Resurrezione di Cristo prima di precipitare in un abisso di passione e morte.

L’ATTACCO in Pakistan è stato rivendicato dal gruppo scissionista talebano Jamaat ul Ahrar, sospettato di aver contatti con i tagliagole dell’Isis. I terroristi hanno dichiarato di aver voluto colpire la comunità cristiana del Punjab, più volte in passato nel mirino dei jihadisti. Il tutto, mentre, in concomitanza alla strage, migliaia di islamisti a Islamabad chiedevano l’impiccagione di Asia Bibi, la madre cristiana condannata a morte nel 2010 per aver offeso Maometto.
Stando alle indagini, il kamikaze di Lahore si sarebbe fatto esplodere vicino alle altalene. Addosso aveva venti chili di tritolo misto a sfere metalliche per provocare lacerazioni ancora più letali. Analogo copione degli stragisti di Bruxelles che, una settimana fa, assemblarono perossido di acetone, chiodi e bulloni. Dell’attentatore la polizia ha rinvenuto gli arti inferiori e la testa, quanto basta per identificarlo e fermare tre suoi fratelli, oltre ad altri sospetti. I sopravvissuti alla carneficina hanno raccontato di corpi smembrati, di bimbi pieni di sangue trasportati in ospedale su taxi e risciò. Una mattanza che ha scosso la società pachistana, come dimostra il fatto che centinaia di persone in queste ore stanno donando il sangue. «Fra loro anche molti musulmani», ha detto a Tv2000 l’arcivescovo di Lahore, monsignor Sebastian Francis Shaw.

LA CARNEFICINA in Pakistan segue la crocifissione, venerdì, per mano dell’Isis, di padre Tom Uzhunnalil, il salesiano rapito in Yemen durante l’attacco che ha provocato l’uccisione di quattro suore. Per l’ong internazionale Porte aperte l’anno scorso nel mondo sono stati ammazzati 7.100 cristiani, il 63 per cento in più rispetto al 2014. Croci piantate ancora troppo spesso nell’indifferenza.