Chiesa e Berlusconi, le ragioni del Cavaliere
LA VERITÀ fa male a chi cerca di nasconderla. L'avvertimento brusco del Cavaliere ai vertici ecclesiali (<Ricordino quello che abbiamo fatto per loro>) irrita e non poco il Vaticano e la Conferenza episcopale italiana. Impegnata a sostenere l'asse centrista per non servire alla sinistra la vittoria su un piatto d'argento, la Gerarchia avrebbe fatto volentieri a meno di confrontarsi con il suo passato di sana e robusta sponda berlusconiana. Ma il suo appoggio a Monti ha mandato su tutte le furie Silvio Berlusconi. Che, ai microfoni di Radio Anch'io ha reagito d'istinto, come chi viene pugnalato alle spalle da un amico di vecchia data.
LA STORIA è dalla parte del Cav. Non a caso il Ventennio berlusconiano è stato costellato da più di un occhio di riguardo per la Chiesa. Dalla difesa senza se e senza ma dei valori non negoziabili all'esenzione dell'Ici per gli immobili ecclesiastici, dai finanziamenti alle scuole cattoliche al sostegno della campagna per le radici cristiane dell'Europa. In cambio Berlusconi si è garantito un lungo, imbarazzato silenzio di porporati e monsignori sul suo privè. Come dimenticare le critiche, isolate nell'episcopato, dell'ex sottosegretario della Cei, monsignor Domenico Mogavero, o l'affaire Boffo, il direttore di Avvenire sacrificato sull'altare della real politik dopo aver denunciato che il re era nudo. Fino all'affondo del cardinale Angelo Bagnasco sul declino morale delle istituzioni - era l'ottobre 2011 - Arcore e i vescovi hanno marciato di pari passo. Poi i rapporti si sono fatti più tesi, le prese di distanza più marcate e gli encomi ecclesiali a Monti sempre più vibranti. Segno che il divorzio con Silvio era nell'aria. Con lui, però, non con il Pdl, visto che la Cei stima Angelino Alfano e ancora spera in un'evoluzione del partito, dal populismo allo spirito del Ppe.
IL CAVALIERE ha ragione da vendere. Per anni è stato di casa nelle sacre stanze e ora è trattato come l'ultimo degli uscieri. Passino Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini, Roberto Maroni, persino Franco Frattini, ma il tradimento di Bagnasco no, non se l'aspettava. Vittima? No. Ingenuo? Forse, Solo e senza la benedizione terrena, a Berlusconi non resta che guardarsi allo specchio. E sperare nel Padre eterno.
Giovanni Panettiere
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È USCITO il primo libro di. Giovanni Panettiere, Non solo vescovi, Gabrielli editore, 2012:
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