Ventata liberal al Sinodo, arriva il vescovo pro pillola e amico dei gay
Il vescovo di Anversa, Johan Bonny
GAY friendly, favorevole al superamento dell’enciclica Humanae vitae, che da oltre quarant’anni vieta l’uso della pillola, schierato a sostegno dell'Eucarestia per i divorziati risposati. Ci sarà anche il combattivo vescovo di Anversa, monsignor Johan Bonny, al prossimo Sinodo sulla famiglia, in agenda a ottobre. Progressista a tutto tondo, il presule è stato eletto a sorpresa dalla Conferenza episcopale belga come suo unico rappresentante in un’assise che dovrà sciogliere nodi intricati come l’accoglienza delle persone omosessuali, la valutazione delle convivenze, l’accesso alla Comunione per chi convola a seconde nozze e la legittimità degli anticoncezionali.
PAPA Francesco, che formalmente può bocciare i vescovi designati dai singoli episcopati nazionali, ha invece ratificato la presenza di Bonny al Sinodo, nonostante le sue posizioni sulla famiglia. Fino all’ultimo si pensava che i vescovi belgi indicassero il loro presidente, l'arcivescovo di Bruxelles, monsignor André-Joseph Léonard, di orientamento opposto a Bonny. E invece... Con la partecipazionedel vescovo di Anversa, al Sinodo si rafforza la compagine liberal che ha negli episcopati dell'Europa centrale (tedesco e svizzero, soprattutto) i propri portabandiera. Se la dovranno vedere con i presuli polacchi e di buona parte dell’Africa, attestati su posizioni radicalmente contrarie al cambiamento, in una dialettica che si preannuncia rovente.
CINQUANTANOVE anni, favorito per la successione di Léonard, a dicembre Bonny dalle colonne del quotidiano in lingua fiamminga De Morgen suscitò con le sue dichiarazioni a favore delle coppie gay. In quell’occasione il vescovo, che a Roma collaborò con il cardinale progressista Walter Kasper al Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani, scrisse che bisognava farla finita con il ‘dogma della Chiesa’ che concede l’esclusività unicamente alla relazione tra uomo e donna: «I valori intrinseci sono per me più importanti della mera questione istituzionale. L’etica cristiana si basa su relazioni durature dove esclusività, fedeltà e la cura per l’altro sono centrali».
IN PRECEDENZA, alla vigilia dello scorso Sinodo straordinario sulla famiglia, Bonny aveva dato alle stampe un opuscolo in cui chiedeva al Papa e all'assise il superamento dell'Humanae vitae di Paolo VI sugli anticoncezionali. Con quel documento, mise nero su bianco il vescovo belga, Montini «andò contro il parere della commissione di esperti da lui stesso nominata, della commissione di cardinali e vescovi che avevano lavorato su questo tema, della grande maggioranza dei teologi morali, dei medici e degli scienziati, delle famiglie cattoliche». Con il risultato che «ora c’è troppa distanza tra l’insegnamento morale della Chiesa e la visione morale dei credenti». Anche di questo si parlerà al Sinodo e chissà che Bonny non riesca a convincere la maggioranza dei partecipanti sulla necessità di aggiornare la pastorale in materia di genitorialità responsabile. Nel frattempo ieri la Santa Sede ha comunicato che martedì sarà presentato l'Instrumentum laboris attorno al quale a ottobre ruoterà la discussione fra i padri sinodali.
Giovanni Panettiere
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