LETTERA da sotto le nuvole, da chi ha appena attraversato tutto quel dolore e adesso sta ricostruendo una vita, per il bene della famiglia. Da chi ha già iniziato a fare quotidianamente i conti con la presenza di un’assenza troppo grande. Lettera da Federica Lisi, che a 36 anni è la vedova del campione di volley Vigor Bovolenta, ad Anna Vavassori, la fidanzata di Piermario Morosini: «Ad Anna dico solo che se noi siamo rimasti qui, un motivo c’è. Ed è per continuare a vivere. Fa male ogni giorno, cerchi di non pensarci, ma con quattro figli non mi posso fermare. Non deve farlo neanche lei».
Anche se rialzarsi non è facile: «Quando ti succede una cosa del genere, davanti hai due strade: o vai nel marasma più totale e smetti di vivere, o cerchi una luce, prosegui il tuo cammino e vai avanti. Se sono ancora qui, un motivo c’è ed è per continuare a vivere, per Alessandro (che ha 7 anni, ndr) per Arianna (4), per le gemelline Aurora e Angelica (un anno e tre mesi). Se hai 22 anni come Anna non puoi tirare i remi in barca. Bisogna vivere ogni istante per ringraziare di avere la fortuna di stare al mondo». Senza macerarsi l’anima con i dubbi sui soccorsi. C’è chi pensa che Vigor e Piermario potessero essere salvati: «Sono tutte cavolate. E’ successo a Vigor, è successo a una sciatrice di 17 anni (l’azzurra Simona Senoner, ndr), è successo a Piermario. Io sono fatalista: era il momento, hanno chiamato i nostri uomini e non c’era niente da fare. Non posso credere che in serie B i calciatori non siano controllati. Io quella domanda me la faccio dal 24 marzo, ma una risposta non c’è». Neanche un defibrillatore più vicino? «Non c’è nessuna polemica che mi possa interessare o che mi possa ridare Vigor. Si possono e  si devono fare tutti i controlli, ma quando arriva il momento non c’è niente da fare, e io lo so perché l’ho vissuta di persona. L’ho visto a pranzo, mi ha detto ‘ciao, ci vediamo stasera’, e non è più tornato».
Martedì prossimo a Ravenna si giocherà il ‘Bovo Day’, tra la nazionale azzurra di oggi e quella degli amici di Vigor: «So che il PalaDeAndré sarà pieno _ racconta Federica _ , i biglietti sono già esauriti. Verrà tutta la città. Io sto già prendendo della valeriana perché a me il campo mette sempre un po’ d’ansia, ma per i figli si fa tutto. Gli organizzatori mi  hanno dato carta bianca e io ho assecondato tutte le richieste di Alessandro e Arianna. Loro frequentano la stessa scuola,  le San Vincenzo de Paoli di Ravenna. So che hanno preparato con la maestra di musica alcuni cori, sicuramente canteranno ‘Aggiungi un posto a tavola’. Alessandro è sempre stato un bambino più grande della sua età.

Vorrei avere io la forza che hanno i miei figli». Ce l’hai, Federica. Ce l’hai.