HA FATTO giustamente notizia l’iniziativa provocatoria varata dal patron della Copra Piacenza Molinaroli, che sabato scorso in occasione di garatre della semifinale contro Perugia ha messo in vendita biglietti scontati riservati a chi accettava di entrare dopo il dodicesimo punto, per protestare contro la decisione della Lega volley di anticipare il match. I tifosi li hanno ribattezzati ‘biglietti Groupon‘, riferendosi al sito che permette di ottenere prezzi bassi per i servizi a gruppi d’acquisto numerosi. Ma Groupon non è l’unico servizio di questo tipo: sembra che Molinaroli avrà presto degli imitatori.

BIGLIETTI TRIPADVISOR. Sono completamente gratuiti, a patto che chi li acquista scriva in tempo reale la recensione di ogni punto della partita e la condivida on line. Nei tempi tra un set e l’altro, l’acquirente dovrà inoltre dare una propria valutazione sul servizio bar, sui bagni del palasport, sulla gentilezza delle maschere, sulla comodità dei seggiolini, dopo aver flaggato la voce ‘giuro che non sono parente o amico del custode’.

BIGLIETTI LAST MINUTE. A prezzi stracciati, si acquistano solo online negli ultimi venti minuti prima che inizino le partite. Si prende quello che capita, però, con qualche episodio sgradevole: una volta una comitiva di pensionati della Basilicata convinta che al PalaEvangelisti si tenesse un raduno spirituale si ritrovò con trenta posti quasi regalati, in ginocchio, ma tutti nello spogliatoio degli arbitri.

BIGLIETTI CAR-POOLING. Soluzione innovativa ed ecologica: con un tagliando si può entrare in tre, a patto di arrivare al palasport con un’auto elettrica o a metano, oppure di parcheggiare a 4 km e percorrere la distanza rimanente a piedi, in bicicletta o con go-kart a pedali.

BIGLIETTI SET-SHARING. Anche in questo caso, un coupon dà diritto all’ingresso a più persone, da un minimo di tre a un massimo di cinque. Una persona sola alla volta, però, può assistere al gioco, le altre devono aspettare al botteghino: di solito ci si mette d’accordo per fare un set per uno, ma l’accordo si trasforma spesso in rissa quando gli acquirenti sono cinque e la partita finisce 3-0.

BIGLIETTI AMAZON. Arrivano con il corriere, ma bisogna essere in casa quando li consegnano.

BIGLIETTI D-MAIL. Ne compri tre al prezzo di due, a patto di abbinare l’acquisto di un altro articolo, a scelta tra: un tappetino in moquette fatto con i capelli di Fei, Giombini e Beretta; una torcia illuminata dalle idee della Lega; un paio di occhiali a raggi X già usati dagli arbitri per vedere meglio il videocheck (sono la versione moderna di quelli che una volta ti promettevano di farti vedere le donne nude, e come quelli ovviamente non funzionano), o in alternativa il megafono da tifoso di Peppa Pig, che trasforma i cori in rutti.

BIGLIETTI ALL-YOU-CAN-EAT. A una cifra modica danno diritto a vedere l’intera stagione all’interno di un palasport, di tutti gli sport, compresi i concerti e le cresime. L’unica clausola è che bisogna restare dentro anche nei tempi morti, tra un evento e l’altro. Il che può anche andare bene nelle città dove ci sono più squadre. Dove ce n’è una sola, però, l’attesa può durare anche due settimane. Preoccupante il caso di alcuni tifosi di Macerata che, non avvisati, sono ancora dentro al PalaFontescodella aspettando la prossima partita. Non sanno che la squadra sta giocando i playoff ad Osimo e dall’anno prossimo si trasferirà a Civitanova.