Non soltanto i dirigenti della Lega volley hanno voglia di studiare, evidentemente. Sembra dimostrarlo la collaborazione annunciata oggi a Modena, tra l’ateneo universitario e la squadra che sta comandando la classifica della SuperLega. Ma segnali importanti arrivano anche da Molfetta e da Milano, seppur con contenuti diversi. Anche per questo ho scelto per il post un titolo ispirato alla trasmissione del maestro Alberto Manzi, che contribuì ad alfabetizzare un’Italia più povera nelle tasche, ma più ricca nel cuore.

PARTIAMO da Modena. Stamattina l’Università di Modena e Reggio Emilia ha ospitato una conferenza stampa un po’ diversa. C’era la presidentessa del Modena volley, Catia Pedrini, c’erano il Pro Rettore Sergio Ferrari, il presidente del Cus modenese Diego Caravaglios, la professoressa Franca Poppi che è delegata d’ateneo per i rapporti con il Cus. Catia Pedrini, che qualche anno fa ribattezzai per primo Lady Volley (quando comprò con il marito Antonio Barone, con Pietro Peia e Giuliano Grani la società da Giovanni Vandelli, che aveva già capito la forza del carattere della signora), sta facendo seguire i fatti alle parole. Ha detto spesso di voler inaugurare un modo nuovo di fare sport, più collegato al sociale. L’iniziativa presentata oggi va in questa direzione. Perché è vero che, nel pacchetto, ci sono anche biglietti a prezzi agevolati riservati agli studenti che vogliono assistere alle partite, come in quasi tutte le promozioni che i club sportivi effettuano nelle scuole. Però stavolta c’è dell’altro.

L’accordo triennale tra Unimore e Modena volley, infatti, prevede che il simbolo dell’ateneo sia presente sulle maglie della squadra giovanile gialloblù, allenata da Henky Held. Prevede anche che alcuni tutor, studenti esperti, diano una mano ai componenti della società modenese impegnati negli studi universitari, dai dirigenti agli assistenti allenatori, ai giocatori più giovani come Scaltriti, Antola, Bellini, Bevilacqua, Miselli e  Sartoretti, allo stesso allenatore Henky Held, ai medici e ai fisioterapisti. Inoltre la squadra degli studenti del Cus sarà allenata da tecnici del Modena volley, per cercare di puntare in alto nei tricolori universitari, e gli studenti potranno effettuare i periodi di stage previsti dai moderni corsi di laurea in aziende partner del club pallavolistico. Le parole più adatte forse le ha spese la professoressa Franca Poppi, quando ha parlato di ‘cultura sportiva’.

A Molfetta, intanto, i giocatori dell’Exprivia hanno ricevuto al palasport gli studenti dell’istituto comprensivo Manzoni-Poli: prima si sono sfidate in un torneo le migliori terze medie, poi i vari Candellaro, Bossi, Hierrezuelo, Spirito e Puliti si sono mescolati ai ragazzi giocando con loro, agli ordini dei tecnici Di Pinto e Piscopo. La mattinata aveva uno scopo benefico, in favore di Telethon.

A Milano, invece, la neonata Powervolley Revivre  ha festeggiato il fresco successo nel derby con Monza con un’iniziativa meritoria: un calendario nel quale alcuni dei giocatori della squadra di Maranesi (tra gli altri Hortsink, Veres, De Togni e Mattera) posano con gli atleti della Polisportiva Milanese, storica società che dal 1979 consente ai disabili di praticare sport, dall’atletica al basket in carrozzina, al calcio, ciclismo, ginnastica artistica, kayak, nuoto e rugby.