VISTO che Sassuolo-Torino è finita con pareggio, sia nei gol che nei rigori inventati, posso scrivere senza rimorsi dell’ultimo progetto nato dalla produzione letteraria del ct Mauro Berruto, tifosissimo del Toro. Essendo in fascia protetta non potrò mai riportare il tenore dei messaggi di tifo calcistico che quest’uomo all’apparenza mite è capace di scrivere (sempre ricambiato, per carità). Posso però raccontare quella che comincia a diventare una tendenza interessante per la pallavolo: da anni si dice che non è uno sport televisivo (ed è in parte vero), di sicuro sta diventando teatrale.

Basta visitare questo sito per capire che, dopo ‘La Leggenda del pallavolista volante‘ che Andrea Zorzi sta portando con meritato successo in giro per l’Italia, tra qualche giorno il ‘cartellone’ degli spettacoli ispirati da rappresentanti del nostro sport si arricchirà di un nuovo e interessantissimo capitolo. Anche se in realtà lo show tratto da ‘Independiente Sporting‘, il romanzo scritto da Mauro Berruto, parlerà di politica, di ideali e di calcio. Non so quanto sarà fedele al testo letterario (spero poco, perché a mio parere ogni ‘traduzione’ da un genere all’altro deve essere infedele per essere bella), di sicuro ci sarà molto di Berruto, perché in queste settimane il ct ha avuto il ruolo di ‘allenatore’ degli otto giovani attori scelti per il Progetto Sporting. Che domenica vivrà la sua anteprima nel Dora Torino Street Challenge.

Dopo di che: allenatore, filosofo, scrittore, coach in un reality, regista: Papa non lo diventerà mai, credo. Ministro dello sport lo è quasi diventato, ai tempi di Letta. Magari è solo un appuntamento rinviato.