Alcuni pensieri sparsi da VolleyLand, la grande festa che ieri e oggi ha colorato il Forum richiamando migliaia di persone, attirate anche dalla final four di Coppa Italia maschile di A1, dalla finale di quella di A2 e dalla partita di A1 femminile tra Club Italia e Montichiari.

Prima di tutto, la gente: tanta, giovanissima ed entusiasta. Vedere come si accendono i ragazzini e le ragazzine quando giocano e scherzano con Andrea Lucchetta e Maurizia Cacciatori, due che non possono aver visto giocare dal vivo, ma che sono nel cuore di tutti, fa riflettere. In me ha suscitato due considerazioni: il primo è che noi del volley abbiamo personaggi strepitosi che diamo troppo per scontati. Il secondo è che gente come Lucky e Mau bisognerebbe mandarla in giro in tournée tutto l’anno e in tutta Italia, a fare promozione pura, senza dover aspettare VolleyLand (Lucchetta un po’ già lo fa, a dire il vero).

A proposito di VolleyLand: onore al merito della Lega maschile per aver inventato questa grande festa e per averla ripescata quest’anno, dopo sette anni di assenza. Il mio sogno sarebbe quello di vedere tutti e tre i soggetti che promuovono questo sport, ovvero le due Leghe maschile e femminile e la Fipav, lavorare in sintonia per fare in modo che VolleyLand non torni più nell’armadio. E magari coinvolgere anche Uisp e Csi, per dire.

Sul piano strettamente sportivo, tra qualche ora Dhl Modena e Itas Trento giocheranno la finale, come l’anno scorso a Bologna. Allora vinsero gli emiliani, stavolta secondo me sarà una partita molto diversa perché Trento con Giannelli titolare e Djuric opposto si è rinforzata più di quanto non abbia fatto Modena con il solo Lucas. Secondo me il fattore decisivo del match non sarà tecnico, ma emotivo: se Modena riuscirà a tenere alta la grinta senza andare fuori giri, è la favorita. Ma se la Dhl concede anche solo una briciola, allora Trento, come sempre da quando c’è Stoytchev in panchina, non si farà scappare l’occasione. Dico 51% Modena e 49% Trento solo perché mi piace prendere una posizione.

Infine, il Club Italia e il futuro: la Egonu, che è un fenomeno come Giannelli, ne ha fatti 36 contro Montichiari, e le azzurre di Bonitta e Lucchi hanno ritrovato la vittoria. E’ la quinta in questo torneo, ci sono tre squadre che ne hanno meno. Vorrei risentire ora i commenti di quelle stesse persone che prima hanno osteggiato e poi ridacchiato sotto i baffi, quando Bonitta e la Fipav chiedevano e ottenevano di far misurare le ragazze azzurre con l’A1. Sono gli stessi che probabilmente queste ragazze le avrebbero inserite come dodicesime, nei loro roster.