La storia l’ho letta su As e la potete trovare in spagnolo qui, ma immagino ne abbiano parlato anche altri.

E’ la storia della squadra inglese del Forest Green Rovers, squadra di Nailsworth, nel Gloucestershire, che gioca nella National League, la quinta serie inglese. Il club ha una storia perché è uno dei più antichi, ma aveva fatto parlare di sé soprattutto per la scelta attuata cinque anni fa, quando i Green Rovers diventarono il primo club professionistico (in quinta serie inglese evidentemente saranno quasi professionisti) completamente vegano.

Dietro la vocazione ‘verde’ della squadra c’è l’approdo nella società di Dale Vince, imprenditore nel settore delle energie rinnovabili con la sua Ecotricity. Secondo il ‘Mother Nature Network’, Vince è un ‘hippie fuori dal sistema che ha costruito un impero con l’energia eolica’. Tra le note biografiche, la fortuna di questo costruttore di pale oggi si aggirerebbe sui 120 milioni di euro e sarebbe partita da un furgoncino con aerogeneratore.

Bene, Vince (cognome perfetto per uno sportivo) ha dapprima proibito il consumo di carni rosse, e poi nel 2015 ha portato i calciatori ad avere una dieta interamente vegana. Ha proibito l’uso di pesticidi nei campi del club e imposto un sistema di riciclaggio delle acque.

Adesso vuole arrivare ad avere uno stadio eco-sostenibile, fatto quasi interamente in legno, perché anche gli stadi moderni che cominciamo a vedere in Italia inquinano soprattutto per i materiali che impiegano.

Il paletto storico è una legge nata dopo una tragedia, quella del 1985 che vide la morte di 56 persone allo stadio di Bradford, il Valley Parade. La causa fu un incendio che, anni dopo, destò molti sospetti perché uno scrittore, Martin Fletcher, scoprì che nei 15 anni precedenti ben 8 edifici di proprietà del presidente del Bradford, Stanford Heginbotham, erano andati distrutti dalle fiamme, con relativi risarcimenti incassati dal presidente.

Quella tragedia ha fatto istituire una legge che vieta gli stadi in legno, in Inghilterra. Vince confida nel fatto che i materiali moderni, molto più sicuri, possano far ricredere chi dovrà concedere i permessi edilizi. Staremo a vedere.