Oltre la rete

Bonitta, il tempo è galantuomo

in Sport

Post personalissimo, e dedicato a un amico. Sono molto contento che la rivelazione di questa fase iniziale di stagione sia la Bunge Ravenna dietro la quale c'è chiaramente la mano di Marco Bonitta, oggi direttore generale di tutta la Ravenna del volley di vertice, maschile e femminile.

L'ex ct della nazionale femminile ha chiuso la sua parentesi azzurra con un'Olimpiade sicuramente deludente, anche se in molte interviste ho letto strane e incomprensibili perdite di memoria da parte di chi secondo me a Bonitta deve dire qualche 'grazie'  in più rispetto ad altri tecnici. Perché Mazzanti è molto bravo, e non voglio creare nessuna contrapposizione tra i due, ma sono convinto che una parte del lavoro del quale anche lui sta usufruendo l'abbia fatta proprio Bonitta e paradossalmente proprio a Rio.

Per questo motivo mi dispiaceva molto, sul piano personale, pensare ad un'uscita di scena come allenatore che non rendeva merito alla bella carriera di Marco. Che ha i suoi difetti, per carità. E che ha anche fatto degli sbagli. Che ha una testa durissima, quando ci si mette.

Ma ne conosco pochi, che ne capiscano di pallavolo come e quanto lui.

E alla fine, magari facendo curve strane, magari con un ritardo ingiusto, il valore dovrebbe essere sempre riconosciuto.

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