Oltre la rete

La coppa del sindaco

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Come saprete già, altrimenti potete leggerlo qui, Ravenna ha vinto nuovamente una coppa europea dopo 21 anni. Con tutto il rispetto, l'impresa della Bunge mi sembra sportivamente più grande dell'accesso di Perugia e Lube Civitanova alla final four di Champions, perché Ravenna ha una storia molto più antica (è con Modena la culla del nostro volley), ma budget molto inferiori alle due principali candidate allo scudetto della Superlega.

Sono molto contento per questo successo per due motivi particolari. Il primo riguarda la presenza di Marco Bonitta nella dirigenza che sta riportando il volley ravennate a livelli più consoni al suo passato glorioso. Una volta l'ambiente del volley aveva una buonissima memoria, adesso sembra aver copiato dal calcio la fretta di dimenticare il valore di certi personaggi. Io per fortuna me lo ricordo, e quindi sono particolarmente contento per Marco, che al di là dell'amicizia personale è una figura di rara competenza pallavolistica. Ha smesso di allenare, non di far vedere che è uno dei più bravi che abbiamo.

L'altro motivo è legato a Fabio Soli, l'allenatore della Bunge, che la Challenge l'aveva già vinta in campo. Era la Pasqua del 2008, il 23 marzo. Modena non aveva la stella Ricardinho in regia, il brasiliano era infortunato. Soli giocò da titolare la final four a Ressovia, in Polonia, cogliendo il primo successo dell'era Grani-Barone-Pedrini. I tifosi di Modena lo ribattezzarono 'il sindaco' e coniarono per lui un coro speciale.

Dieci anni e qualche giorno dopo, il Sindaco torna ad alzare una Challenge cup, stavolta come allenatore. Ho già raccontato altrove la mia ammirazione per la sua umiltà, tipo qui, quindi non starò a ripetermi. Soli sindaco. Sempre.

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