Oltre la rete

Le responsabilità di Modena

in Sport

A Modena, sotto la rete del volley, stanno succedendo cose senza precedenti. Chi fosse rimasto indietro di un giro, può sdoppiarsi leggendo qui e poi ancora qui.

All'ammutinamento dei giocatori ha fatto seguito l'esonero di Rado Stoytchev e oggi le scuse di Catia Pedrini.

Ho letto di tutto, sui social è ovviamente pieno di gente pronta a giudicare e spesso ad offendere. Soprattutto, a cercare colpevoli da ricoprire di insulti. Sembra che nel terzo millennio l'attività più praticata sia il livore.

Per carità, hanno ragione tutti. Quando leggo certe cose su Facebook mi immagino come nella sigla dei Simpson, al posto di Bart, mentre scrivo alla lavagna 'Non devi rispondere sui social, non devi rispondere sui social...'

Però, un po' perché a Catia Pedrini mi avvicina lo stesso gusto che proviamo nello scegliere direzioni ostinate e contrarie, io la penso in modo molto diverso dalla maggior parte dei commenti che ho letto. E' chiaro che si è creato un precedente scomodo, che andare in tv a processare un assente è di cattivo gusto, che se sei Bruno o Ngapeth e provi a convincere la gente di Modena di avere ragione, ti piace vincere facile.

Ma proprio perché non si era mai vista una cosa simile, e proprio perché la stessa Pedrini ha ammesso di aver mancato la scommessa (e di dirigenti sportivi che fanno autocritica in modo così chiaro e netto ne conosco davvero pochi), a me sembra che la vera parola chiave di tutta questa faccenda sia 'responsabilità'. Ngapeth ha parlato, ma intanto se ne andrà via comunque a fine stagione. Quindi non subirà alcuna conseguenza di quello che ha fatto. Quale insegnamento ricaverà e se crescerà come persona, al di là del conto in banca (che rende la sua partenza difficile da criticare per chiunque non sia ipocrita), non è dato sapere. Me lo auguro.

Sono curioso di conoscere il destino di Bruno, che non ha mai avuto paura di affrontare le cose di petto. Credo che a questo punto sia 'obbligato' a restare a Modena e a non andare a Civitanova: in caso contrario, ci farebbe una figuraccia mondiale. Ma gli altri giocatori, che in questa storia sono sicuramente anelli deboli, si sono presi un bel rischio.

Stoytchev mi sembra che continui a non parlare, ed è un peccato perché sarebbe giusto sentire anche la sua, di versione.

Secondo me finirà così. A Modena arriveranno Giani in panchina, Zaytsev come opposto, Czebulj in banda e Anzani al centro. Il resto dipende tutto da Bruno, se resta i gialloblù potranno cullare sogni scudetto, l'anno prossimo. Se arriva Christenson, non cambia tantissimo il livello tecnico, ma la presa sulla piazza è tutta da scoprire.

Secondo me Catia Pedrini ha fatto, anche se in ritardo, la cosa giusta (e ammetto che anche io ero intrigato dal suo tentativo di conciliare l'inconciliabile).

Considero Stoytchev un allenatore preparatissimo, ma mi sembra chiaro che non abbia avuto la capacità di entrare in empatia con il suo gruppo, e anche questa è una qualità che un allenatore deve avere. Rado andrà a Perugia se la Sir non vince lo scudetto, e potrà dimostrare il suo valore in un ambiente diverso. Come molto diverse sono le piazze di Trento e di Modena, dove la stessa persona ha interagito in modo quasi opposto.

Il tempo dirà chi aveva ragione, oppure no. Di sicuro, la prossima stagione a Modena i giocatori potranno fare meno capricci.

 

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