Inzaghi aveva chiesto la mentalità da finale di Champions e a Reggio Emilia si è vista. Tutti i giocatori impiegati hanno dato quello che potevano e il Milan ha fatto vedere anche alcune cose lodevoli. L’impegno c’è stato da parte di tutti e in quest’ottica la partenza di Balotelli può sembrare non così sbagliata. In alcuni momenti si sono rivisti i fraseggi a un solo tocco e, audite audite, le ripartenze! I risultati non contano, così come quando si perdeva in America, però la condizione sì ed è parsa buona. Sarà fondamentale partire bene in campionato perché non si possono compiere passi falsi se si vuole essere protagonisti.
La Juventus è parsa più appesantita ma deve affrontare una stagione molto diversa rispetto alla nostra.
I migliori in campo sono stati Honda e Menèz (due esterni). Inoltre per la fascia c’è anche Niang, sinora impiegato a tempo pieno, che non era disponibile per un colpo in allenamento. A proposito di assenti, non è stato convocato Mexes e chissà che la causa sia una possibile cessione che farebbe risparmiare un ingaggio oneroso che potrebbe sommarsi al tesoretto da investire.
Gli esterni, Abate, De Sciglio e Armero hanno spinto con continuità. Nella prima partita a centrocampo Inzaghi ha utilizzato Essien, Muntari e Poli mentre nella seconda sono scesi in campo Cristante e Saponara. In fase di costruzione, con gli estremi che salgono, è il centrale di centrocampo che si fa dare la palla per impostare. I centrali di difesa però si allargano e bisognerà prestare attenzione con le squadre che verranno a pressare alte.
In ogni caso Inzaghi ha dato la mentalità giusta facendo capire cosa significa indossare la maglia rossonera. Questa è la prima ricetta per tornare a riempire San Siro. Poi serve qualche effetto speciale dal mercato. Non fuochi d’artificio Marco Van Ginkel, giovane centrocampista olandese, e Maxime Lestienne, esterno classe 92 che sembra in arrivo e, per fortuna, allontanerebbe Cerci o Lavezzi. Il Milan investirà tutto sul sostituto di Balo, la prima punta. Oggi si è parlato di Destro, giovane e italiano. Certo, non è Ibra o Messi però se Pippo è riuscito a far giocare bene Honda per me può tutto!