Vorrei partire con una, l’unica, cosa negativa della partita del Milan a Parma: prendiamo troppi gol. Ne abbiamo preso uno con la Lazio è ben quattro stasera. Due per la difesa mal posizionata e troppo bassa, uno su calcio da fermo e un autorete che neanche nei pulcini con passaggio indietro nello specchio della porta da parte di De Sciglio e inciampo di Diego Lopez. Il gol di Felipe è stato casuale con deviazione su un tiro che non sarebbe neppure andato sul fondo. Due regali arrivati anche dalla squadra di Donadoni con errori difensivi.
L’arbitro Massa ci ha messo del suo commettendo due gravi errori. Il primo la mancata espulsione di Alessandro Lucarelli in occasione del rigore su Menez, poi espellendo Felipe, che non aveva colpito Menez, riportando così l’equilibrio dopo l’espulsione di Bonera.
Detto questo il Milan ha giocato bene facendo girare la palla con Menez, Bonaventura e Honda che si sono mossi e cercati con continuità. Hanno segnato tutti e tre e con loro De Jong, pilastro davanti alla difesa che resta, con lui, a tre in fase di costruzione.
Inzaghi ha dovuto fare a meno di El Shaarawy e Torres ma in avanti non ci sono stati problemi, la crescita va fatta in fase difensiva. Tutti si applicano ma a volte ci si schiaccia troppo. Superpippo e il Tasso sanno sicuramente su cosa lavorare. Sabato arriva la Juve che gioca la Champions in settimana. Ieri non mi ha fatto impazzire anche se per ora vive il retaggio della filosofia di Conte che ha contagiato anche Allegri, non lo avevo mai visto gridare e sbracciarsi in quel modo davanti alla panchina. Potere della mentalità di Vinovo ma quest’anno la mentalità vincente l’abbiamo anche noi perché Inzaghi è un vincente e non molla mai e con lui i giocatori in campo. Bravi