Caro mister Inzaghi,
sabato abbiamo giocato come una provinciale contro la Juventus e dopo la sconfitta di misura ti sei detto soddisfatto pensando ai 50 punti di differenza della scorsa stagione.
Ebbene, lo scorso anno l’Empoli era in serie B, quindi con un potenziale distacco siderale. Quindi? Come la mettiamo dopo lo schifo di questa sera?
Il pareggio è un risultato deludente perché, parliamoci chiaro, una squadra che punta alla Champions a Empoli deve vincere. Oppure, se vogliamo già stabilire che puntiamo all’Europa League, siamo tutti a posto, ma poi non ci chiedete di accompagnarvi ogni domenica allo stadio perché guardare un Milan che punta all’Europa minore non ci interessa.
Da provinciale si gioca come l’Empoli. Si corre e si pressa a tutto campo sino al termine delle ultime energie. I toscani hanno segnato due gol su calcio piazzato (ancora!!!) ma avrebbero potuto farne altri tre. L’atteggiamento iniziale è stato passivo e questo non è ammissibile. Ci avevi promesso, caro Mister, che i tuoi giocatori avrebbero dato tutto. Questa era l’unica certezza. Ebbene, lo abbiamo visto solo nel secondo tempo, ma è affiorata anche la stanchezza.
Se ci sono giocatori fuori condizione o che non hanno la giusta mentalità che stiano fuori. Esattamente come Mexes, così si accomodi in panchina anche Muntari che non può commettere simili falli (e Zapata con lui). Questa sera la partita era da fare e il gioco da costruire. L’Empoli ha pressato alto e noi non abbiamo avuto la lucidità o la semplice alternativa di far partire l’azione in modo differente. La lucidità è mancata anche a De Sciglio e Abate (troppo spesso in fuorigioco) quando hanno tirato in porta. Siccome probabilmente non hanno mai segnato con tiro da fuori neppure da dilettanti, non glielo si può vietare del tutto?
Da ultimo, a 15 minuti dalla fine, non avrei mai tirato fuori Torres per Pazzini bensì, al limite, avrei lasciato entrambi per fare pressione alla difesa toscana e provare a segnare da qualche spiovente. Prepariamo meglio le partite con la giusta mentalità e prendiamo meno gol, i successi iniziano da lì.