E quando c’è da galoppare il Milan trotterella. Quella con la Fiorentina era una partita da vincere per superare Udinese e Sampdoria e avvicinare la Roma. Inzaghi ha scelto di schierare Menez al posto di Torres mescolando un po’ le carte rispetto a tutte le previsioni. La partita si era pure messa sui binari giusti grazie al gol di De Jong su corner nonostante fosse la Fiorentina a fare la partita nella fase centrale del primo tempo. Nella ripresa medesimo copione: partita con ritmi bassi senza grandi colpi da nessuna delle due parti. La sensazione però era che qualcosa sarebbe potuto accadere perché queste partite vanno chiuse. De Sciglio, in serata da 4 in pagella, dopo essere stato frastornato da Cuadrado nel primo tempo, ha sbagliato un passaggio e Ilicic ha pareggiato con tiro da fuori.
Inzaghi tutto sommato non aveva sbagliato le mosse iniziali. La difesa, con Alex e Zapata centrali e Abate e De Sciglio sulle fasce, garantiva velocità contro gli avanti viola che infatti sono stati azzerati. Qualche problema in più a centrocampo dove Poli ha sofferto e Muntari è stato spesso impreciso e lento. In avanti nessun fuoco d’artificio per El Shaarawy e Menez. Il primo è rimasto spesso fuori dalle azioni e avrebbe dovuto accentrarsi maggiormente, mentre il francese è parso lottare da solo. Honda? Ah, era in campo? Spero non sia diventato un intoccabile. Mi chiedo come mai, ad esempio, quando Inzaghi ha deciso di inserire Torres (troppo tardi a 15 dal termine visti oltretutto i continui lanci lunghi) non lo abbia fatto per il giapponese invece che del francese.
Ora si potrà dire che rispetto agli ultimi tre anni abbiamo migliorato (venivamo da tre sconfitte consecutive in casa con la Fiore) però ai miei occhi stasera abbiamo gettato due punti, perché la Viola era battibile. Quello che mi ha lasciato l’amaro in bocca è l’atteggiamento da squadra senza grinta e passiva, De Jong a parte. Metterci 40 secondi per battere un corner o un minuto per uscire quando sostituiti evidenzia che Pippo ha ancora molto da lavorare per far capire a tutti cosa sia la voglia di vincere e di lottare indossando questa maglia.