Destro sostituito da Pazzini. Cerci tenuto in panchina sino a 15 minuti dal termine. E meno male che li aveva chiesti Alla società Inzaghi. Il Milan è lento nel primo tempo con il Chievo che si difende compatto. Il risultato sono 45 minuti senza alcuna occasione da rete e una partita noiosa. Nell’intervallo mister Inzaghi suona la carica. Dentro soldatino Honda al posto di “lentolivo” con il duttile Bonaventura che arretra. Il Milan è più veloce ma crea una sola occasione con la traversa di Honda su tiro da fuori. E con questo tiro sono finite le annotazioni rossonere sul cartellino. Il Milan sbanda in difesa con De Jong che rimedia tre svarioni di Alex. Il centrale brasiliano è sempre fuori posizione e mi chiedo, ma con ben sei difensori centrali a disposizione, deve giocare proprio lui? Pazzini non la prende mai, ma non per colpa sua, e i momenti di pausa di Menez sono di ben lunga superiori a quelli d’ispirazione. Altra domanda: perché buttare una sostituzione togliendo Destro, non certo tra i peggiori, per un alternativa identica? Ne vuole un’altra Mr. Inzaghi? Perché Menez è intoccabile? Possibile che non si riesca a farlo giocare in stile Tevez visto che ha una spalla come Destro? Quando stava per uscire il francese si è fatto male De Jong e l’impavido Inzaghi ha deciso di buttare comunque nella mischia Cerci, risultato uno dei più ispirati. Non meritava neanche un tempo? Il Milan non ha idee di gioco e l’impegno messo nel secondo tempo non basta. Inzaghi non si discute come persona e, a dire il vero, non lo si discute più neanche come allenatore. Oramai è appurato che non sia ancora pronto per allenare a questi livelli. Probabilmente avrebbe avuto bisogno di fare maggiore esperienza e così invece, dopo Leonardo e Seedorf, abbiamo “bruciato” il terzo rossonero doc. Se non avesse vinto il Viareggio probabilmente Inzaghi allenerebbe ancora la primavera e invece un trofeo conquistato ci ha fatto gettare al vento un’altra stagione.