Nessuna depressione dopo i due schiaffi di Monaco così come non c’era stata, per quanto mi riguarda, nessuna esaltazione al termine della tournée cinese. Sono rimasto tranquillo al fresco a guardarmi il neonato Milan muovere i primi passi.
È prematuro dare qualsiasi tipo di giudizio specie sapendo che i carichi di lavoro imposti da Mihjalovic sono pesanti. A lamentarsi dell’atteggiamento a volte superficiale ci ha già pensato lui e da tifoso sono felice della dedizione che chiede a tutta la rosa, fattore che dovrebbe essere scontato e non solo per i guadagni dei giocatori.
Dopo le prime amichevoli, escludendo magari quelle morbide, si possono però trarre alcune indicazioni specie sulla rosa a disposizione. Tre sconfitte, un pareggio e una vittoria contano poco o niente. L’indicatore più importante invece è quello legato alle reti: sette gol subiti e due fatti nei 90 minuti delle cinque partite disputate. È vero che le gambe sono imballate, che gli schemi vanno ancora assimilati però il Milan segna poco. Il mister ha provato diverse coppie in avanti. Nessuna ha convinto. Bacca, seppur senza reti all’attivo, è il più positivo insieme a Niang. Matri ha iniziato la nuova avventura in rossonero esattamente da dove l’aveva interrotta, ovvero muovendosi molto e sciupando un’infinità di palle gol. Honda dietro le punte non fa la differenza e Adriano per ora non è pervenuto. Cerci per ora è un punto di domanda così come Suso, buoni piedi ma discontinuo. Sinisa farà delle scelte ma ci sono certamente giocatori poco utili alla causa.
Ma l’aspetto che mi lascia perplesso è il centrocampo fatto di tante seconde linee e nessun fuoriclasse. Bertolacci, Poli, Jose Mauri e Nocerino sono buoni giocatori che però difficilmente possono spostare l’ago della bilancia di una partita. Non da soli. Montolivo continua a non convincermi, geniale ma lento. Bonaventura è un gradino superiore ma comunque non è Vidal (Arturo) né Pogba. Se non arriveranno nuovi innesti a metà campo Mihjalovic dovrà essere bravo nel farli giocare insieme, non solo in fase difensiva ma anche negli inserimenti, tema per ora non affrontato probabilmente per le gambe imballate.
In difesa il problema si chiama abbondanza. Berlusconi ha voluto confermare Mexes, giocatore di carattere ed esperienza nonostante le amnesie. Paletta sembra poter diventare un titolare, almeno per quello visto con Real e Tottenham, Ely un’alternativa in attesa di Romagnoli mentre Zapata e Alex per me non sono da Milan. Sei centrali, ipotizzando l’arrivo di Romagnoli, per due posti sembrano effettivamente eccessivi. De Sciglio e Antonelli dovrebbero essere gli esterni titolari sperando stiano bene. Abate per me ha difetti nella fase difensiva.
Intanto si continua a parlare di Ibrahimovic che, visti gli equilibri attuali, certamente li sposterebbe! Con lo svedesone si potrebbero risparmiare almeno tre stipendi, così come con l’arrivo di Romagnoli, e allora ecco che un investimento importante potrebbe avere un senso ammesso che Ibra voglia rinunciare alla Champions per competere solo per lo scudetto, ma forse per questo, viste anche le altre squadre, questa rosa è già sufficiente.