Quella piccola notizia positiva di domenica, dove oltre al risultato avevo salvato 20 minuti di determinazione, questa sera si è leggermente protratta.
Gli unici ad averci messo impegno sino alle 21:50, erano stati i 25 mila tifosi che avevano sfidato il maltempo per arrivare a San Siro a sostenere la squadra. Chievo timido e Milan lento e macchinoso nei primi 45 minuti.
Mihajlovic deve essersi fatto sentire nell’intervallo perché al rientro in campo la squadra è parsa molto più tonica e certamente non per merito del tè caldo. I centrocampisti hanno iniziato a muoversi meglio alzando la linea di pressing e inserendosi maggiormente. Il premio è arrivato quasi subito quando Bonaventura ha imbeccato Bacca, finalmente con un movimento a tagliare in area, che ha toccato indietro per Antonelli, che nel primo tempo era sceso poco, bravo ad appoggiare il piattone rasoterra a fil di palo. Il pressing è continuato per un altro quarto d’ora e poi i ragazzi hanno rallentato tenendo palla senza rinunciare ad attaccare. Non è arrivato il raddoppio sfiorato in diverse circostanze sia con tiri da fuori di un Kucka trasformato nei secondi 45 minuti, che con incursioni in area dove è mancata la deviazione finale.
La squadra si è mossa bene specie in fase difensiva accorciando e muovendosi insieme guidata da Romagnoli, un campione. Seconda vittoria consecutiva, anche se in casa, e classifica che diventa più consona agli obiettivi ma soprattutto un morale che migliora anche se c’è ancora molto lavoro da fare ma il mister lo sa.