Cerchiamo di essere cauti, se preferite, ma il Milan ha fatto rivedere quanto di buono messo in mostra durante l’estate e nelle quattro partite su cinque tra le due pause per la Nazionale. Il merito è di un solo uomo: Sinisa Mihajlovic. Il poker rifilato alla Sampdoria è parso facile e certamente i blucerchiati stanno attraversando dei problemi, in buona parte creati dalla follia del presidente Ferrero. Problemi loro.
Torniamo al Milan visto che oggi tutti ne tessono le lodi. Facile oggi dire che Niang è un fenomeno e sarà uno dei riferimenti in avanti per molti anni. Ma chi l’ha voluto trattenere quando la società voleva mandarlo ancora in prestito? Il Mister. Scontato ora predire un futuro da bandiera, senatore o nuovo Nesta per Romagnoli. Chi lo ha voluto? Sempre Sinisa. Banale oggi riempirsi la bocca per i complimenti a Donnarumma che sarà il portiere dei prossimi 20 anni. Chi lo ha messo in campo fregandosene di perplessità e critiche? Sempre lui, Mihajlovic. Chi sta lasciando fuori i giocatori non in forma o non all’altezza incurante delle critiche (vedi Lopez) o riflessi negativi sul marketing rossonero (leggi Honda)? Sempre lui!
Ragazzi ci vogliono due attributi da far paura ma il nostro sergente di ferro li ha sempre avuti. E non mi si parli di modulo o idee di gioco che vengono “suggerite” da altri. I consigli e le imposizioni tattiche sono state ben evidenti con Inzaghi in panchina e i risultati sono stati evidenti. Berlusconi e i dirigenti hanno comunque avuto un grande merito: scegliere il serbo e affidargli la panchina.
Mihajlovic ha portato una mentalità diversa e ha pure fatto fatica a imporla. Bisogna correre, sudare, faticare e dare tutto. Sempre. Lui non ha preso in mano squadre vincenti creando nuovi cicli, ha dovuto prendere dei giocatori spaventati e perdenti trasformando dapprima la loro testa, quindi tentando di farli giocare. Non che i compiti di Capello o Ancelotti siano stati facili ma partire con dei riferimenti, dei senatori, era già qualcosa. Ci sono riusciti per una stagione anche Zaccheroni e Allegri!
Nel Milan 2015 i senatori non c’erano. Lo avevamo detto. Mancavano i leader. Ebbene ora ci sono e sono giovanissimi. Giocano con i compagni al servizio della squadra dando l’esempio. Penso anche che il progetto non sia terminato. Si completerà con Calabria, Rodrigo Ely e Balotelli già in questa stagione. Sorridete al nome di Balotelli? Vedrete che con Miha esploderà e il Milan ne trarrà un grande beneficio visto che rispetto ai vari Bacca o Adriano è di un altro livello. Sarà il tempo a dirlo. Intanto lunga vita ai nuovi senatori e viva il loro mister che un giorno sarà felice di non essere stato chiamato dall’Inter!