Ci sono partite nella quali con tre errori della difesa avversaria sei in vantaggio 3 a 0 e sembra tu abbia fatto una grandissima partita. Altre nelle quali la palla proprio non vuole entrare. Questa la fotografia del weekend delle due squadre milanesi.
Certo che se si mettono in campo giocatori di qualità è più facile vincere. Mihajlovic ha deciso di far giocare le due punte Bacca e Luiz Adriano. Ecco come cercarsi i guai. Poi, visto che voleva vincere contro una squadra che non aveva ancora fatto un punto con il nuovo allenatore ed è all’ultimo posto della classifica, ha accompagnato le due pippe in avanti con Bonaventura e Niang. Buona scelta che però, per essere supportata, ha fatto scegliere De Jong al fianco di Montolivo. Non bastava un giocatore lento e con poche idee in mezzo, il Mister ne ha aggiunto un altro. I due nel primo tempo hanno fatto proprio poco. Imprecisi è sempre in ritardo sulle seconde palle. La solfa non è cambiata nella ripresa e così è arrivato il rigore per il Verona causato da De Jong, in ritardo, che ha lasciato anche il Milan in 10. Il vantaggio era arrivato pochi minuti prima grazie all’unica azione decente dei due in avanti. Adriano ha toccato in area per Bacca che ha segnato con il solito tocco d’esterno. Poi non ha mai tenuto una palla, l’altro è stato sostituito insieme a Montolivo e Niang. I giocatori messi in campo, in particolare Bertolacci, hanno provato a cambiare la partita. Poco tempo, un po’ di sfortuna e qualche idea di gioco sbagliata hanno tenuto il risultato bloccato sul pareggio.
Dovevano arrivare sei punti contro le ultime due in classifica, ne sono arrivati due. Il problema è evidente. La mancanza di gol ma anche di gioco. Le due ultime squadre della classifica hanno giocato alla pari. Si sarebbe potuti essere a ridosso della terza e invece i 4 punti lasciati nelle ultime due partite siamo lontanissimi.
Inoltre è mancata la spasmodica voglia di vincere, la grinta però manca da un po’ di tempo. Probabilmente nella testa dei giocatori c’erano due partite facili e così perché andare a pressare alti, tentare di recuperare palla e ripartire subito per annichilire gli avversari? Ci sono evidenti problemi di testa e mancano i leader negli spogliatoi. Le uscite di Mihajlovic che parla di un’aria strana intorno al Milan sono preoccupanti. Non serve che Berlusconi vada in visita il venerdì, servirebbe che la società facesse finalmente scelte coraggiose e chiare. A gennaio bisogna liberarsi dei giocatori non all’altezza o che non rientrano nei progetti del mister e andare a rafforzare i reparti che non vanno.