L’ultima partita prima della lunga pausa natalizia, che continuo a non tollerare, ha regalato una vittoria che ha permesso di salire al sesto posto in classifica. La trasferta a Frosinone si è mostrata difficile, specie per una squadra impaurita. I giocatori non sono stati funzionali al gioco del primo tempo. Problema di gioco e non di uomini. Inizialmente il Frosinone ha giocato a viso aperto e così Niang è stato libero di puntare creando dei pericoli. Poi, dopo il gol del vantaggio, la neopromossa si è chiusa difendendo con 9 uomini schiacciati in area. L’azione del vantaggio del Frosinone tra l’altro si vede quasi esclusivamente nelle partite di calcio a sette del dopo ufficio più che in serie A. Lancio veloce del portiere con le mani a Dionisi che la passa in un tremendo corridoio centrale completamente libero a Ciofani che non ha nessun problema a metterla solo davanti a Donnarumma. In svantaggio il Milan ha potuto tenere palla con le fasce lasciate libere e una grande densità degli uomini in giallo al centro. Problemi? Movimenti sbagliati degli attaccanti, area spesso senza rossoneri e, come detto, giocatori dal fisico sbagliato per il gioco con palle alte in centro area. Abate e Honda hanno potuto fare tutti i cross che hanno voluto ma sono stati imprecisi e, quando ne hanno azzeccato qualcuno, i difensori hanno avuto la meglio. In fondo sappiamo che Bacca non ha nel colpo di testa la sua arma migliore, in compenso qualcuno mi deve spiegare perché ha continuato a venire incontro uscendo dall’area senza alcuna necessità di farlo. Montolivo e Bertolacci hanno potuto spesso decidere come giocare la palla ma gli avanti hanno sempre fatto i movimenti sbagliati, come avessero mai giocato insieme! Montolivo ha deciso di tirare due volte in porta, peraltro totalmente libero, senza far correre il rischio di sporcare i guanti a Leali.
La ripresa invece è iniziata in modo differente. Intanto è cambiato l’atteggiamento intuibile dalla velocità con la quale gli 11 rossoneri sono tornati in campo, quindi dal pressing e dalla velocità con la quale è girata la palla. Sono arrivati subito due gol. Il primo propiziato da Honda, uno dei migliori in campo, che ha girato di prima la palla ad Abate dopo facile passaggio sbagliato da Bacca. Dopo il pareggio dell’esterno di destra è arrivato il raddoppio proprio di Bacca da zero metri. Dopo 10 minuti e il vantaggio il Milan è tornato compassato e lento. Come se si vincesse con sei gol di vantaggio. Il Frosinone ci ha messo grinta ma poco più e il terzo gol fortunatamente è arrivato su calcio d’angolo e capocciata di Alex.
La difesa questa sera è stata distratta in diverse occasioni. Donnarumma misteriosamente ha sbagliato qualche rilancio nella prima fase della gara, De Sciglio si è fatto saltare spesso anche se ha spinto così come Abate, Romagnoli ha fatto l’errore sul gol del vantaggio del Frosinone e ha perso una palla velenosa a centrocampo che gli è costato il giallo. A una decina di minuti dal termine su una punizione dalla trequarti messa in mezzo il Frosinone ha accorciato le distanze con Dionisi lasciato libero dopo molti secondi di discussione su chi cura chi (prima volta che Donnarumma prende due gol nella stessa gara) ma poi il Milan torna a far girare palla e Bonaventura, con i laziali in avanti, segna il quarto gol che chiude i giochi.
Mi è piaciuto l’atteggiamento del secondo tempo e quello dopo i gol segnati con i giocatori esultanti. Il Milan ha bisogno di giocare con una maggiore velocità perché quando lo fa è una squadra tra le migliori del campionato. La pausa permetterà di lavorare insieme (a Dubai?!) e di recuperare assenti per me importanti come, a mio avviso, Balotelli. Inoltre si potrà intervenire sul mercato provando a rafforzarsi ma anche liberandosi di giocatori superflui e, magari costosi. Nelle ultime 12 partite è arrivata una sola sconfitta, a Torino con la Juve, ma sono stati smarriti punti importanti con pareggi al posto di vittorie obbligate. Fanno ancora male i quattro persi nelle ultime due gare, si sarebbe sempre al sesto posto ma a 32 punti, insieme alla Roma e a solo uno dalla Juve. Nel girone di ritorno però molti scontri diretti saranno a Milano e i giocatori si conosceranno meglio. Speriamo anche che la preparazione dia i frutti e si aumenti i ritmi di gioco. A me continua a non piacere il lungo stop e preferirei si imparasse dagli inglesi che onorano gli spettatori, veri e propri protagonisti visto che pagano, giocando nei giorni di festa. Per ora buon Natale.