Mr. Mihajlovic aveva premesso: “chi non si impegna non gioca il derby!” Ebbene ora facciamo giocare la primavera?
La vittoria di misura sull’Alessandria suona come una sconfitta. Risultato e accesso alla finale non potevano essere messi in discussione. Ci si aspettava però una prestazione convincente e la determinazione di quanti normalmente non giocano. Invece la frase rivolta verso la panchina di Mihajlovic la dice lunga: “vogliono giocare e poi quando hanno le opportunità non le sfruttano”. Come si poteva convincere? Attaccando alti, recuperando palloni nella metà campo avversaria e chiudendo la gara nella prima mezz’ora. E non credo si sia trattato di non infierire, più semplicemente molti giocatori non sono all’altezza di questa maglia. La partita avrebbe potuto concludersi 3 o 4 a zero. Balotelli e Honda hanno sbagliato un’occasione limpida a testa, Niang ha colto il palo. Però si sono visti troppi errori, tanta imprecisione e anche leggerezze.
Hanno convinto Romagnoli e Antonelli, autore dell’azione che ha portato al rigore della vittoria. Ha sfruttato l’occasione De Sciglio con un ottimo primo tempo fatto di buone proiezioni in avanti, sul binario con Honda, e qualche buon cross. Poli ha giocato la solita partita volenterosa e ordinata ma non è certo un giocatore da ultimo passaggio. Montolivo, entrato nel finale, l’ultimo passaggio lo ha dimenticato da un pezzo. Chi avrebbe dovuto dare i ritmi è José Mauri che però è stato tra i peggiori in campo con poca personalità e nessun tentativo di idea determinante. Zapata non ha sfigurato solo perché dall’altra parte c’erano giocatori di Lega Pro ma il colombiano non è all’altezza.
In avanti il Mister ha provato la coppia Balotelli – Adriano. Supermario ha avuto qualche occasione per segnare e questo è la parte positiva della sua prestazione. I gol si possono sbagliare ma avere o crearsi le occasioni è fondamentale. Ha segnato su rigore senza esultare, atteggiamento che non mi piace e racconta della poca soddisfazione nella sua prestazione. Non lo boccio.
Chi invece non ha avuto occasioni, nonostante giocasse ben più vicino alla porta, è stato Luiz Adriano. Certo, il brasiliano non è stato servito al meglio, però la sua prestazione scadente fa rimpiangere ancora di più il fallimento della sua vendita. Anche Boateng ha deluso. Quando schierato da titolare Prince non è stato determinante così come avviene quando subentra a partita in corso. Identica sorte, questa sera a parti invertite, per Niang, evanescente da titolare e dirompente quando entra con gli avversari stanchi.
Di fatto si percepisce che le seconde linee non sono all’altezza ma non si può pretendere campioni in rosa quando l’obiettivo della stagione è rientrare in Europa. Purtroppo sembra difficile liberarsi dei pesi superflui e degli alti ingaggi. Tornando alla prestazione si può ipotizzare che alcuni giocatori abbiano giocato con il freno a mano in vista del derby di domenica. Servirà tutto un altro atteggiamento. Essere contenti che giochi Bacca la dice lunga.