Quello odierno era un altro turno favorevole grazie allo scontro diretto tra Fiorentina e Inter. La vittoria sul Genoa era obbligatoria, come però lo sarebbero state molte altre giocate a San Siro. Questa volta il successo è arrivato con una prestazione convincente. La partita si è messa subito sui binari giusti con un gol dopo cinque minuti di Bacca servito in area da un cross di Honda, bravo a credere di poter recuperare una palla quasi uscita sul fondo. Il giapponese è stato tra i migliori in campo in un pomeriggio con tutte sufficienze ampie.
Prestazione convincente per De Sciglio, schierato dal primo minuto. A Mattia probabilmente il purgatorio della panchina ha fatto bene. L’esterno ha anche spinto spesso mettendo qualche palla finalmente interessante in mezzo. Bene anche Antonelli sull’altra fascia. Ha spinto con continuità provando maggiormente ad accentrarsi.
Mihajlovic ha schierato Montolivo al fianco di Bertolacci davanti alla difesa. Il capitano finalmente, oltre ad aver recuperato la solita consistente mole di palloni, ha anche provato delle giocate interessanti grazie anche a un pressing del Genoa non proprio asfissiante. La partita si conclude al ventesimo della ripresa grazie a un gol dalla distanza di Honda che ha provato in diverse occasioni la via della rete cogliendola finalmente con un tiro dai 30 metri. Si ha avuto la conferma che il Milan con Bonaventura in campo gioca meglio. Jack non ha fatto cose da strapparsi i capelli ma è in grado di giocate determinanti e di saltare l’uomo creando pericoli in qualsiasi momento. Bene anche la coppia in avanti Bacca – Niang che aumentano la loro affinità partita dopo partita.
Il Mister, a partita virtualmente finita, inserisce Poli, Balotelli e Menez, di nuovo in campo da aprile scorso. Questi ultimi due, per svogliatezza il primo e condizione fisica il secondo, non entrano in partita e non tengono alta la palla, come probabilmente chiesto da Mihajlovic. Cerci accorcia le distanze a due minuti dalla fine e il Milan va in affanno.
Finisce però con la vittoria e i tre punti che permettono di accorciare la classifica aspettando la partita di Firenze di questa sera.
Tra otto giorni la partita più difficile tra quelle che restano da giocare. Si va a Napoli, una sorta di gran premio della montagna giocato al mare. All’andata arrivò la sconfitta sinora più pesante, anche se non la più grave. Si tratta di un turno sfavorevole ma che, in caso di colpi di scena, potrebbe rilanciarci definitivamente verso il terzo posto.