L’amaro che resta in bocca di questa sera non è legato alla sconfitta. La Juventus è più forte e, seppur nei 90 minuti il Milan non ha demeritato, ha vinto. Vantaggio rossonero di Alex su corner al 18, pareggio di Mandzukic su azione con difesa messa male al 27, gol vittoria un po’ fortunoso di Pogba al 65 (per me c’era anche fallo su Abate ma dopo l’episodio di Muntari ogni situazione dubbia è irrisoria). In mezzo un paio di miracoli di Buffon, due legni per il Milan e uno per la Juve con una partita giocata a buoni ritmi. Questa la cronaca della partita.
La vittoria sarebbe servita a poco senza alcun obiettivo da perseguire, la sconfitta non fa cambiare nulla, specie dopo quella del Sassuolo in casa con il Genoa. Perché allora questa sensazione di disturbo?
Amaro in bocca per l’impegno messo in campo dalla squadra, lo stesso che non si è visto in tante, troppe partite nel corso dell’anno. Da dei professionisti la mancanza d’impegno non è accettabile. Se l’impegno deriva dalla motivazione bisogna prendersela con molti tranne che con Mihajlovic che è sempre il più determinato.
Amaro in bocca per la pochezza di questa rosa. Bacca, che è pure intoccabile, è un giocatore scadente. Luiz Adriano lo accompagna. Ma anche Honda non è un giocatore da Milan e, peggio di lui Montolivo e Abate, due giocatori sopravvalutati.
Amaro in bocca per i fischi della curva. Bacca è l’idolo perché corre e s’impegna. Balotelli viene fischiato a prescindere da come gioca. La Sud ha già deciso che non vuole più Mario, a prescindere da tutto. E allora tenetevi il vostro corridore scadente che non ne prende una e continuate a lottare per il sesto posto. La discriminante non può essere quanto si corre dietro a ogni pallone, Van Basten sarebbe stato scadente! Marco quando una palla era troppo lunga si fermava, applaudiva il compagno per il tentativo è avanti.
Amaro in bocca per Allegri che sulla panchina del Milan aveva la grinta di Montolivo mentre oggi in confronto Conte sembra un agnellino.
Amaro in bocca per la pochezza di programmi della società. Non è possibile legare conferme di allenatori a singoli risultati. L’esonero è una cosa da Zamparini, non da società seria e che pianifica il futuro. Le intromissioni di Berlusconi sono eccessive, fuoriluogo e spesso anche sbagliate.
La società, dopo l’abbandono di Gattuso, Silva, Ibra, Nesta e Ambrosini si è completamente smarrita. Sono mancati uomini di personalità e piani chiari. Si è parlato di avere campioni e di crescere i giovani, di rosa composta da italiani, di stadio di proprietà, di allenatori cresciuti in casa e di cessioni di quote. Ne abbiamo sentite troppe.
Le ultime? Brocchi al posto di Mihajlovic oppure Sousa per il prossimo anno. Di Francesco ha dichiarato che non va in società dove c’è confusione e quindi il suo arrivo è da escludere. La notizia più bella poteva essere l’acquisto del Milan da parte di Al Thani (leggi Paris Saint Germain) ma dalla scorsa settimana, quando la notizia era trapelata, tutto è tornato a tacere.
Servono soldi e idee per togliere questo sapore amaro ma anche la Coppa Italia potrebbe aiutare e, se non altro, questa sera abbiamo capito che sulla partita secca con la Juve possiamo vincere. Magari pareggiare e poi giocarcela ai rigori, come successe a Manchester!