Un gol probabilmente regolare annullato alla Sampdoria nel primo tempo e quello del vantaggio di Bacca, che sarebbe uscito appena il gioco si fosse fermato: così il Milan di Brocchi ha conquistato tre punti a Marassi. Questa l’estrema sintesi della “prima” del neo allenatore con contratto a tempo determinato.
90 minuti di corsa e grinta, gli stessi visti sette giorni fa nell’ultimo Milan targato Mihajlovic, ma gli episodi favorevoli. Questa la differenza principale tra i due Milan. Poi un nuovo modulo, con il ritorno del rombo a centrocampo, interpretato dagli stessi undici in campo con la Juventus. I Blucerchiati non sono i Bianconeri ma nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà ribattendo colpo su colpo pareggiando i tiri verso la porta. Montolivo è poco efficace nel ruolo di Pirlo, Bertolacci fa una gran fatica mentre Kucka spacca spesso il centrocampo con accelerazioni importanti. I difensori esterni, Abate e Antonelli, hanno il loro da fare con le incursioni degli esterni di fascia mentre in avanti l’unico a fare cose positive è Balotelli che tira tutti i calci da fermo con pericolosità.
Nella ripresa Bonaventura riesce a entrare maggiormente nel ruolo di trequartista svariando maggiormente, correndo meglio. Da una sua ottima iniziativa, dopo l’ennesima ripartenza gettata al vento, nasce il vantaggio di Bacca con Menez pronto a subentrargli. Dato positivo l’esultanza di tutti, Balo compreso.
In generale si è evidenziata una maggior tranquillità mentale nonostante la giusta tensione agonistica. Balotelli, indiscutibilmente il migliore in campo con Kuco, è stato messo al centro del progetto. Seconda partita a ottimi livelli per Mario che se fosse sempre così sarebbe titolare anche in nazionale. Ci sono molti giocatori da “sesto posto”. Bacca, fosse uscito due minuti prima, sarebbe stato giudicato appena sufficiente con occasioni sbagliate e un gol già segnato parato miracolosamente da Viviano. Il gruppo, che comunque era legato a Mihajlovic, sembra coeso. Quello che ci si continua a chiedere è a cosa porterà questo avvicendamento. Per serietà non si dovrebbero cambiare uomini in azienda per simpatia ma poi chi paga decide. Pare che presto sarà qualcun altro.