Riuscire a cogliere dei lati positivi dopo tre partite è difficile. Una vittoria, che sarebbe potuta essere un pareggio, una sconfitta a Napoli, che ci poteva stare, e il deciso passo indietro in casa con l’Udinese. Montella parla di sfortuna. Io penso che, se esiste, questa incida poco sui risultati sportivi. Il Milan ha creato poco o nulla e il merito, o demerito, è da ricercare in una condizione penosa, poche idee e pure sbagliate. La lentezza del gioco può essere imputata al caldo o alla preparazione ancora in ritardo, ma l’idea è tutta a carico del mister. I centrocampisti sono entrati poco in area e giocare con i terzini che spingono senza avere un finalizzatole in area è follia tattica. Capita a tutti di prendere una traversa o subire un gol su deviazione sfortunata ma, quando succede alla Juve ad esempio, spesso la vittoria arriva ugualmente, magari per 1 a 0 piuttosto che 4.
Bacca dopo il fortunato esordio con la tripletta è tornato alla normalità: l’assenza totale. Nessun movimento utile alla squadra, mai una palla tenuta, assenza totale di dialogo con i compagni, pensa di spunti, una presenza in area impalpabile e mai in anticipo sui difensori. Mancano giocatori di personalità, e la fascia di capitano a Montolivo ne è la prova.
Questi sono i frutti della non campagna acquisti. Adriano è rimasto e nessuno ne capisce il motivo, mentre Lapadula viene utilizzato con il contagocce. Peraltro con il suo ingresso in campo, e le due punte, si è visto un maggior movimento in avanti. Certo che se la soluzione arriva a 10 minuti dalla fine difficile fare la differenza.
Prendiamo gli altri: l’Inter ha un bomber vero, Icardi, che da solo ha risolto la partita a Pescara. La Juventus si è presa Higuain, che non ha bisogno di commenti, e anche il Napoli, che aveva il difficile compito di sostituirlo, ha piazzato in avanti Milik, un marcantonio di 186 centimetri che corre, crea spazi e segna. Oggi, a meno che ti chiami Barcellona, la fisicità gioca un ruolo determinante. Il Milan non ce l’ha (ieri fuori Niang e Kucka per squalifica) e purtroppo non ha neppure la qualità eccelsa che ci vorrebbe per giocare palla a terra.
Oramai credo di essere rimasto l’unico in Italia a tifare ancora per Balotelli. Sarà immaturo, ingestibile, spesso svogliato, però ha dimostrato proprio nel Milan che quando è stato bene fa la differenza. Mario da solo può risolvere le partite, infinitamente più di Bacca o Adriano, che piaccia o meno.