La vera vittoria è stata che la differenza, evidente sulla carta, non si è vista nei 120 minuti di Doha. La Juventus ha giocato meglio nei primi 20 minuti iniziali ma poi, anche a causa della stanchezza dei bianconeri, il Milan ha preso le misure giocando al livello della prima del campionato. Montella ha schierato Bacca al centro dell’attacco e il colombiano ha confermato la propria inutilità. Mai un pallone tenuto, mai un taglio efficace ma, anzi, un’occasione lampante fallita nel secondo tempo. Speriamo che il Siviglia lo voglia così a gennaio si potrà fare un po’ di mercato poiché è noto che gli yen tarderanno ad arrivare.
Montella ha preferito una tattica attendista con libertà di sfogo sulle fasce e maglie strette al centro. La Juve è passata in vantaggio su calcio da fermo con un colpo di testa di Chiellini. Il Milan è riuscito a riacciuffare il pari con Suso salito in cattedra che ha messo una palla in centro perfetta deviata di testa da Bonaventura che ha tagliato davanti al sonnolento Bacca. Lo spagnolo è stato determinante specialmente nella ripresa quando è stato fulcro di ogni occasione pericolosa.
Bene il cambio Locatelli / Pasalic con Bertolacci che ha arretrato la propria posizione davanti alla difesa. Prima proprio Manuel e Kucka hanno neutralizzato Pjanic. Bene anche Bertolacci nel primo pressing su Marchisio. Montella l’ha preparata bene salvo non aver avuto il coraggio di provare a vincerla. Si è ostinato a tenere in campo Bacca inserendo Lapadula, che non è entrato in partita, al minuto 102. Nei tempi supplementari, con la Juve sulle gambe, il Milan ha avuto paura rischiando di perdere. Dybala ha sbagliato un rigore in movimento e poi quello decisivo con grande parata di Donnarumma. Il quinto della serie con Pasalic, buona anche la sua prestazione, che ha ricordato quello ben più pesante che mise a segno Sheva. Altri tempi e un comune denominatore, il presidente Berlusconi che merita la dedica del suo ultimo trofeo nei 30 anni di presidenza.
La vittoria deve dare motivazione e convinzione nei mezzi. Virtualmente, in caso di vittoria nel recupero di Bologna, saremmo terzo in campionato. A gennaio non arriveranno colpi, anche se le partenze di Bacca e Honda (speriamo) potrebbero far arrivare qualche giocatore interessante per rafforzare l’attacco. Altrimenti avanti così e arrivi quello che arrivi, bello avere avuto 10 italiani in campo e una delle rose più giovani del campionato, che però per arrivare nei primi tre non è detto che basti.