Per la prima volta la trasferta a Reggio Emilia non è stata fatale. Ma avrebbe dovuto esserlo.
L’arbitro Calvarese non ha azzeccato una sola scelta. Rigori per il Sassuolo non assegnati, quello assegnato discutibile, quello del Milan da annullare ma soprattutto una gestione dei falli e dei cartellini da dimenticare. È riuscito a rendere nervosa una partita che non lo era per niente.
Vangioni, Zapata e Paletta iniziano con un discreta serie di svarioni. Non viene assegnato un rigore a Berardi mentre ne viene dato uno a Dunkan, che secondo me fa fallo su Kucka. Nel primo tempo Calvarese ammonisce ben 7 giocatori salvandone altri. A un certo punto chiama Acerbi e Abate, i capitani, per comunicare di calmare gli animi. Questi si erano scaldati perché il rigore tirato da Bacca era stato toccato due volte dal colombiano, quindi andava fischiato fallo per gli emiliani. Evito di aggiungere qualsiasi commento su Bacca, direi che come ha tirato il rigore racconta perfettamente le qualità del giocatore.
Nel secondo tempo non succede quasi nulla. Il Milan è in difficoltà e Montella si limita a guardare. Il centrocampo, tutto ammonito, fatica a rincorrere gli avversari che per contro non sono pericolosissimi. Entrano Pasalic e Ocampos e con spazi più aperti e gente fresca il Milan crea qualche occasione che non viene concretizzata. Consigli compie due ottimi interventi e il Milan convalida una vittoria che deriva da molte decisioni che l’hanno segnata. Peccato perché il Sassuolo non è una gran cosa e si sarebbe potuto vincere nitidamente ma continuando a mettere in campo certi giocatori, vuoi per scelte o per assenze, non c’è speranza. Altro che Europa…