Probabilmente con l’impegno profuso oggi in tutta la stagione il Milan avrebbe un’altra posizione in classifica. Montella le ha provate tutte nella delicata trasferta a Bergamo. Vedere questi esperimenti a due partite dalla fine del campionato fa sorridere ma così facendo pare almeno averla preparata.
Con il rientro di Romagnoli il mister ha sperimentato la difesa a tre, che poi era di fatto a cinque. Discutibili i due esterni: De Sciglio, che oramai dovrebbe stare fisso in panchina, e Kucka, in un ruolo non suo. Le responsabilità del gol dell’Atalanta sono da dividere tra loro con il primo tagliato fuori su un’imbucata e il secondo che non segue Conti, autore della rete. Il vantaggio atalantino arriva a pochi minuti dall’intervallo dopo una clamorosa occasione del papu Gomez intercettata da super Gigio Donnarumma. Meglio i nerazzurri nei primi 45 minuti con il Milan che ha atteso per ripartire con tantissime imprecisioni negli ultimi 30 metri, vera costante della serata.
Bene Lapadula che ha fatto un grande lavoro venendo incontro e giocando per i compagni, evanescenti negli inserimenti.
Nella ripresa leggero calo dell’Atalanta, che ha giocato comunque a grandi ritmi, e continui tentativi dei rossoneri che però hanno confermato penia di idee. Poche occasioni su entrambi i fronti e gol del pareggio arrivato nel finale da Deloufeu in fuorigioco. Lo spagnolo è un po’ sparito nella ripresa mentre è migliorato Suso, comunque spesso predicatore nel deserto.
L’Atalanta ha blindato il quinto posto mentre il Milan dovrebbe averlo fatto con il sesto. È vero che Fiorentina e probabilmente Inter domani sera saranno solo a un punto, ma tra sette giorni andranno rispettivamente a Napoli e a Roma con la Lazio in un turno sulla carta favorevole al Milan, in casa con il Bologna. Di certo con il Milan quest’anno non c’è nulla, ma le voci sulla prossima stagione, se saranno confermate dai fatti, raccontano di una squadra che punterà ai primi tre posti e probabilmente qualcuno ha capito di dover dimostrare di meritare questa maglia, oggi un po’ sbiadita, ma comunque ancora prestigiosa.