La partita con il Betis è stata tutta fuorché un’amichevole. Scarpate e falli, tante ammonizioni e un agonismo da partita ufficiale.
Pensare che il risultato non conti è sbagliato, così come appellarsi alle seconde linee in campo. Certo, difficilmente vedremo Montolivo e Locatelli insieme a centrocampo e probabilmente anche i quattro in linea in difesa ma è giusto fare il punto con quello visto stasera.
Intanto, proprio partendo dalla zona arretrata, mi piace proprio tanto Calabria. Nel primo tempo, a destra, è stato perfetto. Ha chiuso sempre perfettamente, a parte una volta nella quale è inciampato, e si è proposto in avanti con grande pericolosità. Nulla da eccepire su capitan Bonucci né su Antonelli. Zapata preoccupa, ma non è una novità.
Borini, Silva e Calhanoglu, i tre che hanno animato la fase offensiva, hanno messo in mostra buone giocate. Non possono essere però loro i tre avanti. Manca un pilastro centrale forte, a me continua a piacere Kalinic. Silva è un ottimo giocatore che si muove bene ed è spesso pericoloso mentre il turco è in grado di trasformare ogni pallone in oro. Lo può fare anche Suso che però è discontinuo e a volte innamorato del pallone. Di fatto, con anche Bonaventura, non potranno giocare tutti. Non sto contando Niang, Bacca e Cutrone. Dopo un ottimo mercato in entrata la società si muoverà anche per le cessioni perché una rosa così ampia fa più fatica a compattarsi.
La partita è stata decisa da alcuni episodi, due rigori, un gol annullato e un eurogol di Fabian Ruiz. Il campanello d’allarme per me sta nelle poche occasioni da gol create dai rossoneri. Seppur con tutte le attenuanti del caso non stavamo giocando una finale con il Real Madrid e se il risultato può passare in secondo piano il gioco un po’ meno. Un aspetto positivo è legato ai calci da fermo sui quali, grazie al piede di Calhanoglu e a qualche buono schema studiato in allenamento, sono state create alcune occasioni pericolose.
In 10 giorni vedremo nuovamente i rossoneri in campo diverse volte in gare dove il risultato conta e si potranno fare analisi più veritiere.
Una nota per la Var che questa sera è stata determinante in diverse occasioni. Serve più immediatezza e chiarezza sugli episodi da valutare. Così si rischiano partite spezzatino. Un elemento imprescindibile con la nuova tecnologia sarà il tempo effettivo di gioco. Tra pausa ristoro, interruzioni per moviola, sostituzioni e interventi medici il gioco effettivo diventa davvero poco.