Il caldo e un Cagliari che ha giocato a 100 all’ora per almeno 60 minuti hanno messo in difficoltà il Milan al primo test impegnativo della stagione. Sette giorni fa gli uomini di Rastelli a Torino con la Juventus non avevano sfigurato. Prima di capitolare avevano avuto una limpida occasione per pareggiare oltre che fallire un rigore.
Nella prima di San Siro il Milan ha iniziato con un grande forcing a tutto campo che ha costretto il Cagliari nella propria metà campo. Al decimo minuto in tre passaggi il Milan è passato in vantaggio grazie a un cross di Suso che il solito Patrick Cutrone, ancora giustamente titolare, ha appoggiato facilmente in rete grazie a un perfetto inserimento sul secondo palo.
Quando tutto sembrava in discesa il Milan ha rallentato e così il Cagliari ha iniziato il proprio pressing alla morte a tutto campo. I sardi arrivavano prima su ogni pallone e l’attesa nella propria metà campo non evitava le sofferenze per la mancanza di copertura adeguata delle linee di passaggio. Il Cagliari ha creato, ha colpito un palo, ha reclamato giustamente un rigore ma è andato al riposo in svantaggio.
Montella non ha cambiato nulla, secondo me uno dei limiti dell’Aeroplano che non sempre è pronto nel correggere la rotta in corsa. Il Cagliari ha pareggiato quando Donnarumma ha sbagliato passando su rimessa dal fondo la palla a Kessie, in grande difficoltà fisica, che pressato da due cagliaritani l’ha persa aprendo la strada al gol del pareggio. A quel punto Montella ha cambiato inserendo Biglia al posto di un irriconoscibile Calhanoglu. Con l’argentino in mezzo al posto di Montolivo il Milan ha ritrovato distanze e tranquillità. Kessie è tornato ai livelli noti inserendosi e reclamando un rigore. Poi Suso si è procurato un fallo dal limite, lo ha battuto e ha riportato il Milan in vantaggio.
Il Cagliari ha continuato a pressare creando ancora delle occasioni ma anche il Milan ne ha avute con l’inserimento di Kalinic.
Le note positive, risultato a parte, ci sono state. Intanto c’è curiosità per il rientro di Romagnoli con conseguente difesa a tre. Biglia dovrebbe così diventare inamovibile davanti alla difesa con Kessie, a garanzia di qualità in fase costruttiva e filtro. L’enigma continuerà in attacco dove Cutrone, Kalinic e Silva si giocheranno un posto o forse due. Meglio avere abbondanza che penia e se penso che questa lo scorso anno aveva inoltre il nome di Bacca non posso che essere speranzoso e ottimista.