C’è una garanzia in più per chi deve cambiare le gomme dell’auto. Da oggi i produttori di pneumatici sono obbligati a corredare i loro prodotti con una nuova etichetta. Semplice da interpretare, può essere un valido aiuto per chi non sa ben orientarsi tra le varie tipologie di pneumatici e al tempo stesso vuole risparmiare carburante, senza trascurare la sicurezza sulla strada.

Tutti i produttori e importatori di pneumatici hanno l’obbligo di accompagnare le gomme prodotte dopo il primo luglio 2012 con adesivi, etichette e depliant tecnici. E i distributori dovranno mettere a disposizione dei clienti il materiale informativo per facilitare la scelta. I parametri, ben visibili sull’etichetta, sono tre: consumo di carburante, tenuta sul bagnato e rumorosità dello pneumatico, secondo una scala che va da ‘A’ (il migliore) a ‘G’ (il peggiore). La lettura è facile e immediata grazie all’uso di simboli e disegni che consentono all’automobilista di scegliere il prodotto migliore, in modo da risparmiare soldi, salvaguardare l’ambiente e incentivare la competitività tra i produttori.

Tutti i marchi premium hanno avviato da tempo una campagna informativa sulla nuova etichettatura, mentre Assogomme ha già lanciato un appello contro le possibili contraffazioni, invocando controlli particolarmente attenti su produttori e distributori.

Se tutto funzionerà al meglio, l’automobilista potrà rigommare la sua auto con molte più certezze di prima circa la qualità degli pneumatici. Potrà optare fra ’scarpe’ a buon mercato, ma meno garantite, o scegliere uno pneumatico di categoria ’A’, secondo le indicazioni della nuova etichetta. Ma quali vantaggi concreti può offrire un marchio premium?

Certo non quello del costo, che sarà decisamente superiore, ma gli studi sulle mescole e sulla scorrevolezza delle gomme, gli investimenti mirati ad ottenere penumatici sempre più ’verdi’ hanno prodotto gomme che hanno minore resistenza sull’asfalto e una superiore capacità di rotolamemnto. In soldoni, considerando percorrenze medio-alte, si possono risparmiare dai 170 ai 230 euro all’anno. Quindi il costo maggiore investito sul tipo di pneumatico viene recuperato sul lungo periodo grazie ad un risparmio sul carburante.

L’etichetta imposta dalla Ue ricalca le legende da tempo utilizzate per gli elettrodomestici, come frigoriferi e lavastoviglie, e mira allo stesso obiettivo: garantire il consumatore e migliorare l’ambiente, visto che la tipologia di classificazione aiuta a risparmiare energia e quindi riduce le emissioni di CO2. La scelta verde non è solo uno slogan.