LA PROVA su strada della nuova Maserati Quattroporte, un gioiello da oltre cinque metri di stazza, coincide con l’annunciato rilancio del marchio del Tridente. Il gruppo Fiat ha deciso di investire 1,2 miliardi di euro sulla Maserati per non lasciare campo libero alle armate tedesche di Bmw e Audi nel segmento Premium, quello più remunerativo e ricco per i costruttori di auto. L’obiettivo del Lingotto è ambiziosissimo: quello di vendere 50 mila unità nel 2015 contro le poco meno di 7mila di oggi. Parliamo di mercato mondiale, naturalmente, e di numeri importanti.

La strategia passa dal varo di nuovi modelli, a cominciare proprio dalla rivisitata Quattroporte, che sarà presentata in anteprima mondiale al salone di Detroit del prossimo gennaio. Seguiranno il Suv di lusso Kubang, ribattezzato Levante, che dovrebbe far breccia in una nicchia di mercato molto ricca, dove conta di cimentarsi anche Lamborghini con il suo Urus, l’avveniristico concept presentato mesi fa e oggi in attesa di un sì del gruppo Volkswagen per passare in produzione. Accanto a Quattroporte e Levante (già ammirato negli ultimi saloni internazionali), Maserati proporrà anche la nuova Ghibli e c’è allo studio un coupé dalle linee rivoluzionarie.

TANTA CARNE al fuoco in un momento non proprio facile per le auto di lusso, che in Italia hanno registrato un calo vicino al 45%. Ma quando parliamo di vetture Premiun il mercato non ha confini e i paesi emergenti rappresentano un territorio vasto e inesplorato, dove è facile far breccia con i marchi che hanno fatto la storia dell’automobile.

Il nuovo Suv Maserati sarà costruito a Mirafiori sulla piattaforma della Jeep Grand Cherokee, mentre a Grugliasco, presso la ex Bertone, verranno assemblate Quattroporte e Ghibli. Ma il nuovo piano di investimenti Fiat in Italia non può fermarsi a Maserati e alle auto di lusso. Marchionne chiarirà la strategia del Lingotto giovedì prossimo e secondo fondate indiscrezioni sono in arrivo almeno tre modelli per arricchire la gamma: due minisuv del segmento B (marchi Jeep e Fiat) saranno costruiti a Melfi e c’è allo studio l’erede dell’immortale Punto, la classicissima media di casa Fiat, che potrebbe arrivare a fine 2013. Per un anno nero che chiude, se ne apre uno punteggiato di speranze. O almeno di buone intenzioni.