Il 2012 si chiude con l’etichetta di anno nero per il mercato dell’auto: -20% rispetto al 2011, -40% se prendiamo come riferimento il 2007, quando si toccò il tetto di 2.490.000 auto vendute. E sull’anno che verrà già si allungano le ombre di una crisi che non sembra vicina alla fine.
Eppure i segnali che arrivano dal mercato mondiale sono in controtendenza, parlano di fatturati record e di succosi dividendi per gli operai. Succede in Giappone, dove la Toyota si riprende lo scettro di costruttore numero uno del mondo, dopo aver superato anche lo choc dello tsunami: le cifre recitano+22% con 9,7 milioni di veicoli venduti, il miglior risultato dal 2000.
Succede negli Stati Uniti, dove grazie alla ripresa in grande stile del mercato nordamericano, General Motors e Ford pagheranno ai loro dipendenti maxibonus annuali da 7 e 8 mila euro. Sembrano mondi lontani, intangibili per l’Europa morsa dalla crisi e per l’Italia in particolare. Eppure se dall’America è partita la grande crisi, è legittimo pensare che i riflessi positivi del rilancio debbano prima o poi arrivare nel vecchio continente.
IN ATTESA che questo avvenga, la Cina si mette avanti nella sua colonizzazione del mercato europeo. Ha preso forma in questi giorni il progetto Qoros – la nuova marca cinese creata da Chery Automobile e dalla Israel Corporation – che, con il debutto al Salone di Ginevra in marzo, avvierà di fatto il primo sbarco dell’industria cinese in Europa. La punta di diamante del gruppo Qoros, che si avvale di un management occidentale, si chiama GQ3 ed è una berlina tre volumi di segmento C. Il modello verrà commercializzato in Cina nella seconda meta’ del 2013 e subito dopo in Europa.
La GQ3 è caratterizzata da un look elegante e dinamico, contraddistinto dal passo lungo, dagli sbalzi corti e da un tetto che confluisce nel volume posteriore con una linea da coupé. La carrozzeria, con i suoi 1839 mm di larghezza, è una delle vetture più ampie della categoria e nella vista laterale spiccano gli archi passaruota disegnati per ospitare cerchi in lega fino a 19 pollici. Insomma un’auto con vocazione Premium da lanciare su un mercato dove il lusso è qualcosa più di una nicchia. Alla faccia della crisi.