Con l’ingresso in scena di Bmw, il mondo dell’auto elettrica cambia i suoi connotati. Perde l’alone pionieristico e sperimentale, che aveva caratterizzato gli esordi della mobilità a impatto zero, e aggiunge un concorrente importante per Renault e Nissan che sull’elettrico avevano scommesso da tempo con Leaf, Twizy e Zoe come emblemi del loro impegno.
La nuova i3 di Bmw è stata presentata in pompa magna a Londra con collegamenti via satellite con New York e Pechino, dove si svolgevano manifestazioni parallele. Un modo altisonante per annunciare al mondo che è nata la prima vettura della gamma ”i”, la prima elettrica con le caratteristiche e il dna di una vettura premium.
Il progetto affonda le radici nel 2007 e già a Francoforte 2011 la i3 si era mostrata al mondo. La creatura defintiva, che sarà commercializzata da novembre al prezzo di 36.200 euro, è fedele al suo primo calco. Un’auto compatta con linea aggressiva, caratterizzata da una doppia colorazione che mette in evidenza il cofano e il tetto. La tinta arancio, scelta per uno dei due modelli in mostra a Londra, non sembra il massimo per il gusto italiano, meglio quella metallizzata con inserti neri dall’aspetto decisamente futuristico.
Gli interni sono di pregio e i quattro comodi posti assicurano comfort anche a chi siede dietro. L’aspetto dell’abitacolo, con inserti di legno sul cruscotto e sedili in pelle bicolore, è quello di un piccolo salotto. Gran parte dei materiali impiegati all’interno sono riciclabili, in ossequio alla scelta ecologica che guida l’intera operazione.
L’assenza del tunnel centrale (le batterie sono collocate sotto il pianale della vettura) agevola la funzionalità degli spazi e la porta posteriore, decisamente ridotta nelle dimensioni, consente un’aperura abbastanza comoda. Il bagagliaio è di media portata ma molto comodo e fruibile.
Ma il pezzo forte della i3 sono le prestazioni. Il motore elettrico assicura una potenza di 170 cavalli, l’auto scatta da 0 a 100 orari in 7,2 secondi, mette subito a disposizione la coppia massima (come sempre accade nell’elettrico), raggiunge i 150 km all’ora di velocità massima e ha un’autonomia comprovata di 160 chilometri.
Proposta per le megalopoli come Londra, per i percorsi urbani o casa-lavoro, la i3 sembra rispondere bene agli obiettivi di Bmw, che prevede per il 2020 una vendita di circa 2 mlioni di vetture eletriche nel mondo, pari al 3% del mercato. Dentro questa quota la Casa bavarese vorrebbe giocare un ruolo importante con una l’intera gamma ”i” per la quale sono previsti numerosi modelli. Il secondo arriverà nel 2014 e sarà l’ibrida sportiva i8, ma altri elettrici puri seguiranno la capostitipite i3.
Altra scelta rivoluzionaria della nuova nata è quella della scocca in carbonio con telaio in alluminio, che riduce il peso a soli 1.195 chili, un autentico record per una vettura del genere. La i3 abbraccia in pieno la mentalità ecologica, anche perché viene prodotta (nello stabilimento di Lipsia) con energia rinnovabile fornita da tre grandi pale eoliche. E la fibra di carbonio, cuore del prodotto, è lavorata negli Stati Uniti con l’uso di energia idroelettrica. Insomma, dietro la scelta di Bmw c’è anche una filosofia che mira a tagliare della metà le emissioni di Co2 in fase di costruzione e assemblaggio dell’auto.
Ma per avere pieno successo, per andare oltre il prevedibile mercato delle flotte o delle auto di rappresentanza di enti o comuni, la i3 ha previsto di integrare il motore elettrico (su richiesta) con un propulsore a benzina a 2 cilindri da 650 cc e 34 cavalli. Il motore produce la corrente necessaria a far funzionare il propulsore elettrico, quando la carica è terminata. In questo modo l’autonomia complessiva sale a 300 chilometri e l’auto può comodamente varcare le porte della città per concedersi un week-end. In questo caso il prezzo della vettura dovrebbe toccare i 40 mila euro. Troppo per una elettrica premium? In Bmw sono convinti che comunque sarà un successo ma la verità potrà dirla soltanto il mercato.