Come può sentirsi un uomo volante con il motore collocato sulle spalle? Libero e padrone del mondo. La stessa sensazione di forza e pienezza si prova alla guida della nuova Alfa Romeo 4C. Il test lungo le strade del Piemonte e sulla pista di Balocco (lo storico circuito ci casa Fiat) è un vero inno al piacere di guida.
Due posti secchi, 4 cilindri, motore e trazione posteriore, Alfa4C non è solo la scommessa del Biscione sul domani, è la realizzazione di un teorema: costruire una supercar a prezzi accessibili, spinta un motore in alluminio (solo 1750 cc) ma capace di prestazioni eccellenti. Con 53 mila euro di costo, una velocità massima di 258 all’ora e un’accelerazione da 0 a 100 in 4,5 secondi, la Rossa del Biscione centra tutti gli obiettivi.
Il segreto della 4C sta nel peso limitatissimo (890 chili, un vero record) garantito dalla scocca in fibra di carbonio costruita da un’azienda napoletana al ritmo di 17 pezzi al giorno. Ma in tutti i dettagli della vettura i progettisiti hanno fatto grande attenzione al peso, tagliando fino all’ultimo grammo. Il sedile del passeggero, ad esempio, non ha il binario di escursione ed è bloccato in un punto fisso per limare sul peso.
Anche il sedile di guida ha una posizione raccolta stile rally ma fino al metro e 90 si può guidare senza sacrificio muscolare. Volante, cruscotto e comandi di ausilio alla guida sono tutti rivolti verso il pilota per cosentirgli il massimo controllo della vettura. Il cambio a 6 marce è con alette al volante e la modalità automatica compensa in fretta eventuali errori. Le modalità di guida sono quattro, regolate da una comoda levetta:normale, rain (terreni bagnati), dynamic e race. L’ultima esclude i controlli elettronici e lascia l’auto nelle soli mani del guidatore.
La seduta bassissima, il motore che ruggisce al primo colpo di acceleratore dietro la sottile paratìa che lo separa dall’abitacolo danno subito la sensazione di trovarsi alla guida di una supercar. La compattissima 4C, con le sue curve anni Sessanta, le ampie prese d’aria sui fianchi e quel cofano appena ridondante, disegna le curve come un teorema, resta incollata al suolo a velocità sostenuta e non si scompone neppure davanti alla frenata più brusca. La sensazione è quella di indossare un abito su misura con annesso motore, tanta è la naturalezza di guida che l’auto ispira.
Un vero e proprio giocattolo per adulti, una creatura che può davvero diventare il simbolo del rilancio Alfa Romeo negli Stati Uniti, per approdare poi ai mercati orientali. Le 3500 vetture prodotte all’anno rischiano di diventare un cordone stretto se l’auto incontrerà il successo che merita. Ma il brivido di guidarla è davvero impagabile: provare per credere.