Il migliore addio ad Alesssandro Diamanti. Il Bologna celebra il suo capitano perduto con un successo esterno sul campo di Torino, firmato da una doppietta di Cristaldo e da una prova di grande carattere della squadra.
L’uomo della partita è proprio il Churry, dimenticato troppo a lungo e colpevolmente da Ballardini per insistere su Acquafresca. Le tante assenze per squalifica hanno costretto il tecnico a ributtare nella mischa il giovane argentino che schiuimava di voglia.
Non è bello citarsi ma proprio una settimana fa avevo scritto che solo il rilancio di Cristaldo e quello di Laxalt, con la loro linfa giovane, avrebbero potuto dare slancio e vitalità a un Bologna ora più equilibrato e coperto ma senza guizzi di fantasia e invenzioni degne di questo nome. Una carenza che l’addio di Diamanti accentua ora in modo esaperato.
Così, dopo tre mesi di passione, il Bologna ritrova la vittoria e lo fa in rimonta dopo il solito gol subìto nei primi minuti da Immobile. La squadra mette in campo una disposizione molto ordinata (3-5-2) con spazi perfettamete coperti, ma soprattuto uno spirito nuovo al momento di giocare la palla, di prendersi responsabilità, di saltare gli avversari. In questo gli uomini decisivi sono Cristaldo con la sua verve, Rolando Bianchi, grande agonista, e Lazaros. Il greco , schierato da interno di sinistra, rovescia il fronte del gioco e fa riparitre la squadra in velocità. Ha ritmo e qualità di piede per tentare il dribbling e per sorprendere gli avversari.
Nel mezzo giganrteggia il leone Perez, spalleggiato da un Krhin più motivato del solito. E’ come se l’assenza di Diamanti avesse rivitalizzato le doti milgiori di ciascuno, nella comune volontà di non far rimpiangere il capitano.
Bene anche la difesa, specie sul lato di Mantovani e Morleo, dove si infrangono le ambizioni di Cerci. Vacilla due volte Curci, con uscite discutibili; un palo e una traversa lo salvano nei casi più complicati. Ma nella ripresa il numero uno rossoblù compie almeno tre parate da campione, riscattando le poche incertezze.
I due gol di Cristaldo, autore di una generosa gara a tutto campo per novanta minuti, nascono da una cocciuta iniziativa di Rolando Bianchi e da un tiro di Krhin dal limite dell’area respinto da Padelli. In entrambi i casi il Churry si catapulta come un falco e rapina gol da consumato opportunista. Una gioia autentica per il popolo rossoblù, che trova subito il giovane erede di Diamanti e vede la squadra decollare in classifica fino a quota 21. In attesa di scoprire le qualità del brasiliano Ibson comparso nel finale di gara, godiamoci il Cristaldo day e facciamo festa ai tre punti.